"Trivellazioni causano sismicità": la Professoressa D'Orsogna lo aveva detto!

29 Maggio 2012
Maria Melania Barone
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idrocarburiAd Overture, programma radiofonico condotto da David Grammiccioli, si parla di quello che il Governo avrebbe dovuto dire ma non ha detto. Le introspezioni geologiche per la ricerca di idrocarburi e di gas naturali in Emilia Romagna potrebbero essere quasi sicuramente la causa scatenante del terremoto.

Lo disse anche la Dottoressa Maria Rita d’Orsogna, docente di Matematica presso l’Università di Northridge in California, In tempi insospettabili quando, nel 2008 si avvicinava l’ipotesi di petrolizzare l’Abruzzo. Anche in quell’occasione la Professoressa D’Orsogna decise di spendersi per quella che è la sua terra di origine. Cominciarono una serie di conferenze stampa, congressi che la Professoressa aveva preferito tenere prevalentemente in Italia per divulgare quelli che sono gli effetti di trivellazioni da petrolio.

Oltre a parlare di quelli che sono i danni provocati dall’idrogeno solforato o acido solfidrico che causa modificazioni di DNA, cancro e perdita istantanea di memoria oltre a danni permanenti ed immediati nel cervello, aveva anche parlato di un aspetto che tutti hanno posto in secondo piano: Il terremoto.

La professore’Orsogna aveva anche avvertito che “in giro per il mondo ci sono zone non-sismiche che lo sono diventate dopo le estrazioni petrolifere. In Russia ad esempio, alcune scosse del grado 7.3 della scala Richter sono state direttamente attribuite alle trivelle per stessa ammissione dei petrolieri; in Indonesia un vulcano continua ad emettere fango grazie a perforazioni risalenti al 2004. Ci sono anche teorie secondo cui lo tsunami asiatico è stato amplificato dalle estrazioni di quasi 10 milioni di metri cubi di petrolio in Indonesia da parte della Exxon-Mobil”. Intanto la camera dei deputati ha approvato il Disegno di legge 1441, che sottrae alle Regioni e ai Comuni la valutazione di impatto ambientale in relazione alle concessioni di estrazione petrolifera.

Direte voi: ma si tratta di petrolio! Eh no! Si tratta di trivellazioni e di estrazione di carburanti fossili come petrolio e gas. La stessa cosa quindi vale per le trivellazioni di gas. Insomma, adesso L’Emilia Romagna potrebbe essere annoverata tra quelle “regioni diventate sismiche proprio in seguito a trivellazione“. Ci chiediamo quindi: il Governo sapeva? Le aziende che sono interessate ad appropriarsi di quelle risorse fossili lo sapevano? Chi pagherà quindi le case ai cittadini se la responsabilità è addebitata ad altri ed era prevedibile? Il Governo si assumerà le sue responsabilità dopo aver tolto la possibilità di ottener il finanziamento agli immobili per calamità? Sarà considerata una calamità naturale o indotta? Ci si auspica quindi che i cittadini si riuniscano in comitato e facciano sentire la propria voce.


Una nota va spesa anche per l’Abruzzo che ha vissuto il terremoto nel 2009: li la Petroceltic non si arrende e le compagnie petrolifere si stanno ancora leccando i baffi per quelle che sono le concessioni di ricerca che di fatto saltano moltissimi passaggi della ricerca vera e propria e condurranno dritti alle trivellazioni. In particolare sono state concesse le ricerche sulla costa abruzzese con tecnica dell’airgun, che sono spari ad alta intensità di aria compressa sulle coste. L’Intensità dei riflessi che ne deriveranno sarà direttamente proporzionale alla presenza o all’assenza di petrolio sotto la costa adriatica. Nulla di “fortemente inquinante” dal punto di vista chimico per adesso, ma che rischia di mettere in serio pericolo tutte le specie marine. Anche questo causerebbe sismicità secondo gli esperti che andrebbe a peggiorare con l’estrazione di idrocarburi ma anche di gas naturali. Numerose piattaforme di gas sono sparse per tutta la costa teramana tra Silvi Marina e Pineto. E’ ora di dire “basta” alle trivellazioni!

L'AUTORE
Giornalista pubblicista nasce a nel cuore di Napoli ma vive in molte città italiane, dopo aver compiuto studi umanistici si interessa al mondo editoriale con particolare attenzione alla politica, ambiente e geopolitica.
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