Campagna web "BOICOTTA ADIDAS": milioni di piccoli canguri massacrati

6 Agosto 2012
Maria Melania Barone
Per leggere questo articolo ti servono: 1minuto

ADIDASNasce nella rete la campagna “Boicotta Adidas”. Una campagna ancora più importante adesso che ci sono le Olimpiadi 2012. Per gli internauti l’Adidas sarebbe responsabile della morte di una grandissima quantità di esemplari adulti ma, cosa ancor più riprovevole è l’uccisione indiscriminata dei cuccioli di canguro che finiscono per agonizzare sul terreno.

Le madri di canguro muoiono, trascinate da un quattroruote per gli spazi verdi dell’Australia. La loro pelle è ottima per le calzature e la loro carne è richiesta dai ristoratori sebbene i consumatori la rifiutino spesso.

Quando le madri vengono appese al gancio sono ancora vive, ma agonizzano mentre il gancio le trascina via. Chi le ha fucilate al collo ed appese al gancio ha provveduto anche a togliere dal marsupio il loro cucciolo, non importa quanto fosse grande. Il loro destino è quello di essere bastonato e morire agonizzando sul terreno. Insomma queste sono le scene che si ripetono ogni notte in Australia non solo per quanto riguarda i rifornimenti di carne, ma anche per quanto concerne il settore calzature. L’ Adidas, come fa notare Simona Cariati, responsabile settore pellicce della LAV , uccide ogni anno migliaia di canguri per sostenere la produzione di un modello di scarpa: “PREDATOR”, lo stesso indossato da Alessandro del Piero della Juventus, David Beckham del Manchester United o Zinedine Zidane del Real Madrid.

In realtà in rete i numeri dei canguri uccisi sono diversi. Chi parla di 6mila chi di 7 milioni. Quel che è certo è che i canguri muoiono nel modo più straziante. E quel che è ancora più certo è che le autorità locali hanno sempre titubato nel sopprimere i canguri che in quelle zone sono molto popolosi. Tuttavia tra i progetti dei politici della zona c’è anche quello di sopprimerli per salvare altre specie che non riescono ad attingere alle fonti di cibo per sopravvivere e riprodursi. Ma l’Adidas ormai è nel mirino della rete proprio nel periodo di sponsor: la stagione olimpica 2012.

L'AUTORE
Giornalista pubblicista nasce a nel cuore di Napoli ma vive in molte città italiane, dopo aver compiuto studi umanistici si interessa al mondo editoriale con particolare attenzione alla politica, ambiente e geopolitica.
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI