8 mln di tonnellate, il cibo buono che gli italiani buttano via ogni anno
Otto milioni di tonnellate, una quantità inimmaginabile di cibo buttato via ogni anno dagli italiani.
Gli sprechi alimentari abbondano nel nostro Paese. Spesso si tratta di alimenti in scadenza che potrebbero essere comunque consumati ma che vengono gettati via per ‘precauzione’, dosi eccessive con cui non riusciamo a regolarci a causa del packaging ‘ingannevole’ o rimanenze di cene e buffet per le feste .
Gli sprechi alimentari rappresentano circa i 2/3 dei rifiuti solidi urbani, nonostante la crisi quindi gli italiani continuano a consumare a ‘sbavo’ senza essere ‘oculati’.
Sprechi che non danneggiano solo le nostre tasche ma l’economia in generale e l’ambiente. Smaltire i rifiuti infatti costa tantissimo, tra i 40mila e i 60mila euro l’anno ed il loro impatto ambientale è fortissimo.
Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, spiega a likiesta cos’è ‘Last Minute Market’, spin off accademico per il recupero sostenibile e solidale degli sprechi alimentari. Una società che raccoglie tutta la merce invenduta dei supermercati per donarla agli enti caritatevoli.
Un esempio che tutti dovrebbero seguire in previsione soprattutto del 2014 “anno europeo contro lo spreco alimentare” che ha visto il Parlamento europeo votare per quella data una risoluzione per ridurre gli sprechi del 50%.
