"WeekBand – una band a (fine) settimana" – Max Gazzè

7 Marzo 2013
Veronica Valli
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maxgazzeL’artista che vi presenterò oggi non è il tradizionale musicista da WeekBand, perché non è emergente, né poco conosciuto ma anzi, è tra i musicisti italiani più in vista, eppure riesce a mantenere un allure rock non indifferente, che lo fa amare anche da chi snobba il mainstream. Parliamo di Max Gazzè, bassista, cantante, qualche volta attore, che fa parte di quella generazione di cantautori romani diventati famosi a cavallo degli anni Novanta che comprende anche Daniele Silvestri e Niccolò Fabi. Nonostante Max abbia partecipato a Sanremo e abbia avuto un certo successo col grande pubblico, la sua bravura al livello tecnico, la bellezza della sua musica e le sue scelte mai troppo orientate al raggiungimento della fama a tutti costi, lo ha tenuto sempre vicino anche a chi lo segue dagli esordi, oltre che ai puristi del rock. E’, tra l’altro, anche una delle fonti di ispirazione di Niccolò, ideatore del progetto elettropunk de ICani.

LA MUSICAMax è romano ma ha trascorso gran parte della sua infanzia e adolescenza a Bruxelles, dove ha iniziato a studiare musica a 6 anni, passando al basso a 14 ed iniziando poi ad esibirsi in vari club della città. Orientato soprattutto verso il jazz, per anni è il bassista di una band inglese, i Northern soul, che lascerà quando farà ritorno a Roma, dove inizierà a lavorare come compositore, spostandosi più verso un genere soft rock e pop. In questo periodo conosce Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Frankie HI-NRG, con cui collabora prima di iniziare finalmente il suo percorso cantautoriale, esordendo nel 1994. Il successo vero e proprio arriva però nel 1997, col brano “Cara Valentina” e nel 1998 vince “Un disco per l’estate” con “Vento d’estate”, cantata con Niccolò Fabi. Max si fa apprezzare per le sue canzoni leggere ma non banali, dai testi talvolta un po’ tristi, spesso surreali, che fanno riflettere, accompagnate sempre da ottime melodie e arrangiamenti. Nel 1999 si fa conoscere anche dal grande pubblico, partecipando al Festival di Sanremo con “Il timido ubriaco”. Il Festival è un po’ una consacrazione per il cantautore, la cui fama cresce sempre di più. Parallelamente alla sua attività da cantante, Max continua comunque a lavorare come compositore, collaborando ancora con diversi musicisti sia in Italia che all’estero, oltre al suo esordio cinematografico nel film di Rocco Papaleo “Basilicata Coast to coast”, dove da una grandissima prova d’attore nonostante la complessità del suo personaggio, muto per scelta. Quest’anno è tornato sul palco di Sanremo, dove ha portato la canzone “Sotto casa”, nata dopo l’incontro con due testimoni di Geova, uno dei brani indubbiamente migliori della kermesse, sebbene non si sia classificato, nonostante il look alla David Bowie sfoggiato nell’ultima serata. La sua musica può piacere e non piacere, come tutto, ma almeno una volta nella vita va ascoltato, perché, a parte i gusti, il suo talento è qualcosa che non passa inosservato mai.


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