Quando il sushi fa ingrassare più di un Big Mac con patatine

11 Marzo 2013
Chiara Amendola
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sushi-2Il sushi è ormai diventato uno dei pasti privilegiati soprattutto dalla popolazione femminile. Il segreto del suo successo va ricercato nel suo essere ‘sano’, ‘dietetico’ ed allo stesso tempo molto appetitoso.

 

Le sue credenziali in termini di nutrizione non sono però le stesse nella sua versione occidentale, almeno non sempre. Secondo la dietista Rachel Beller, autrice del libro “Eat to lose, Eat to win” un pranzo ‘leggero’ a base di sushi può rappresentare un’overdose di calorie e carboidrati.

 

“Un rotolo di sushi tipico contiene 290-350 calorie e parlando di carboidrati ha l’equivalente di quattro fette di pane – conferma la Dottoressa Beller, e continua – Un California roll (sushi arrotolato che contiene un piccolo pezzo di pesce, maionese e avocado) è uguale a due panini farciti con bastoncini di granchio, una scheggia di avocado e un po ‘di verdura”

 

In media un pranzo a base di sushi contiene due o tre tipologie di questi rotoli, per un totale di quasi 1.050 calorie.

 

Molte persone a regime sostengono che mangiare sushi sia un buon compromesso per rispettare la ‘regola’ delle due porzioni di pesce a settimana ma la verità, secondo un articolo del Daily Mail, è che il sushi contiene pochissime proteine.

 

Gli esperti sanitari sostengono che una porzione di pesce dovrebbe pesare all’incirca 140g, ma in media, il pesce contenuto in un California roll o un pezzo di nigiri (riso con pesce in equilibrio sulla parte superiore) pesa solo 5 grammi.

 

Bisognerebbe mangiare quindi almeno 28 pezzi di sushi per raggiungere la porzione di 140g, o più, se si sceglie una porzione di sushi misto contenente varietà vegetariane.

 

Il sushi è diventato una pietanza disponibile ora anche nei supermercati dove esistono vaschette pronte all’uso a seconda delle preferenze. In una confezione di sushi da 190 grammi disponibile da Mark & Spencer ci sono appena 36 grammi di pesce, quindi per raggiungere la quantità necessaria bisognerebbe consumare 4 scatole per un totale di 1184 calorie.

 

Tra le varietà di sushi consigliate dalla dottoressa Beller c’è il Sashimi – fette di tonno o salmone crudo o scottato – ideale in termini di proteine, grassi omega-3, vitamine e minerali.

 

Il riso bianco Stodgy resta infatti l’ingrediente principale del sushi e costituisce alle volte ben il 75% del piatto nonché uno degli ingredienti più calorici. Come riso bianco a grani lunghi è molto elaborato, a basso contenuto di vitamine, minerali e fibre, necessarie quest’ultime per mantenere un sano sistema digestivo e soprattutto per la sensazione di sazietà. Inoltre il riso Stodgy non è solo bollito in acqua, ma ha anche notevoli quantità di zucchero e di aceto di riso zuccherato aggiunto come condimento. Questo vuol dire che il pranzo ‘dietetico’ contiene in realtà tantissimi carboidrati e zuccheri.

 

Il Sushi è stato presentato come una buona alternativa nella dieta e può esserlo, ma bisogna saper scegliere nella vasta offerta la varietà meno calorica. Un Box di Sushi misto contiene circa 755 calorie – più di un Big Mac e una porzione di patatine fritte piccole, che in termini di quantità soddisfano certamente e di più il palato.

 

Le persone dotate di grande appetito non potranno trovare nelle piccole porzioni di sushi un riempimento per tutta la giornata. Proprio perché povero di fibre e proteine Inoltre, come già accennato, molte versioni occidentali del piatto contengono ingredienti altamente dannosi per la linea come maionese e crema di formaggio.

 

Quindi, certamente il sushi rappresenta un piatto sano, ma solo mangiandolo con moderazione e nelle sue varianti poco ‘elaborate’ può rappresentare un valido sostituto di un pasto durante la dieta.

 

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