Sorrentino rispolvera Fellini e incanta Cannes

21 Maggio 2013
Valentina Sanseverino
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la grande bellezzaUno scrittore fallito (Carlo Verdone), una spogliarellista matura e disillusa (Sabrina Ferilli), un monsignore ossessionato dal cibo (Roberto Herlitzka), un ex soubrette distrutta da droga e alcol (Serena Grandi), un cinico imprenditore (Carlo Buccirosso) e ancora nobili decaduti, pseudo-intellettuali, bacchettoni benestanti, donne ricche e annoiate, nani editori, artisti improbabili e sante che si nutrono solo di radici sfilano – tessendo trame divertenti, dolorose, grottesche – sotto lo sguardo annacquato e disincantato di un intellettuale dandy napoletano autore di un solo romanzo scritto 40 anni prima (Toni Servillo). Su tutti domina una Roma incantevole e disperata, una Babilonia di palazzi imponenti e terrazze festaiole immortalata da Luca Bigazzi proprio come Sorrentino voleva, come la vede “un visitatore sopraffatto dalla meraviglia”.

Si perché il 43enne regista napoletano, che a Roma ormai vive da 6 anni ma si sente ancora un turista, ha scelto una scenografia da sogno e l’ha resa la vera protagonista de “La grande bellezza” del titolo, struggente e stregata oggi come mezzo secolo fa, quando Fellini la elesse capitale mondiale del “La Dolce Vita” e contribuì a renderla ancora un po’ più “eterna”.

170208442-4a6bec4c-c83d-486a-9414-558732e13351 “Come Marcello nella “Dolce vita” di Federico Fellini, Jep Gambardella (anch’egli giornalista) vive di notte e passa da una festa all’altra, da una donna all’altra, vedendo scorrere la grande città degradata, gente senza identità, persone sconfitte la cui sofferenza e tragedia umana viene esaltata dal confronto impietoso con ‘la grande bellezza’ della città di Roma” racconta il regista, alla sua quarta volta sulla croisette francese, che già nel 2008 premiò “Il Divo”.

E al capolavoro di Fellini, ieri a Cannes al termine di un’applauditissima prima, molta stampa nazionale e internazionale ha paragonato l’ultima fatica del regista; silenzio invece alla fine della simultanea proiezione stampa a Roma. In attesa del riscontro del pubblico in sala (in molte uscirà oggi stesso), Sorrentino – unico italiano in concorso a Cannes – si gode le coccole di stampa e critica americana e francese e l’orgoglio di vedere il suo nome già tra i papabili alla Palma d’Oro.

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