Oscar, sette film si giocano la candidatura italiana

17 Settembre 2013
Rosa Anna Buonomo
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Sette film in gara per la candidatura italiana agli OscarCe la farà Valeria Golino, con il suo fortunato primo film da regista “Miele”? O a trionfare tra i magnifici sette sarà “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino con protagonista uno straordinario Toni Servillo?

La cerimonia di consegna degli Oscar 2014 è prevista per domenica 2 marzo, ma l’Italia è già in fermento. Il 25 settembre, infatti, presso la sede dell’Anica, si riunirà la Commissione di selezione che dovrà scegliere il preferito tra i sette titoli in corsa per la candidatura del rappresentante italiano all’Oscar per il miglior film straniero.

In gara ci sono sette pellicole distribuite sul territorio nazionale tra il 1° ottobre 2012 e il 30 settembre 2013.

A tentare l’ingresso nella cinquina che si giocherà la statuetta c’è “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, che anche in questo film rinnova l’apprezzato sodalizio artistico con Toni Servillo. Protagonista della pellicola, che ha conquistato quattro Nastri d’argento e un riconoscimento al Globo d’oro, è Jep Gambardella, impersonato da Servillo: un giornalista e critico teatrale, con all’attivo un libro di successo a cui non ne hanno fatto seguito altri, impegnato a districarsi negli eventi mondani di una Roma immersa nella bellezza del passato e, nello stesso tempo, distrutta dallo squallore del presente.

Tra i sette titoli c’è, poi, “Miele”, esordio alla regia di Valeria Golino. Liberamente tratto dal romanzo di Mauro Covacich “Vi perdono”, racconta la storia di Irene (Jasmine Trinca), una trentenne che aiuta i malati terminali con il suicidio assistito n cambio di denaro. Fino all’incontro con l’ingegner Grimaldi, malato di depressione,che le chiede aiuto. Tre Nastri d’argento, menzione speciale della giuria ecumenica a Cannes alla Golino, due premi al Globo d’oro.

Altro regista esordiente, Alessandro Gassman, che prova ad arrivare agli Oscar con il suo “Razzabastarda”. Racconta le vicende di Roman, un pusher rumeno devoto alla Madonna Nera, che sogna un futuro diverso per suo figlio.

Partito quasi in sordina in Italia, ha stravinto la Settimana della Critica al Festival di Cannes. Parliamo di “Salvo”, opera prima di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che si è aggiudicato il Grand Prix 2013 e il Prix Rèvèlation. Il film racconta la storia di Salvo, feroce scagnozzo di un boss siciliano che si accorge che la sorella della sua ultima vittima è cieca. Mosso a compassione, decide di portarla via con sé, fingendo di averla uccisa. Una scelta che cambierà per sempre le loro vite.

Proverà a sbarcare a Los Angeles anche “Midway tra la vita e la morte”, il thriller-horror del giovane regista siciliano John Real, al secolo Giovanni Marzagalli, costato meno di centomila euro. Una candidatura arrivata a sorpresa: si tratta di una pellicola indipendente, uscita soltanto in una ventina di sale, di cui la metà in Sicilia. Protagonista una coppia che, con un gruppo di amici, trascorre un week-end tra i boschi. Un luogo che si rivelerà carico di presenze maligne.

Toni Servillo ancora protagonista. In gara tra i magnifici sette c’è “Viva la libertà” di Roberto Andò, tratto dal romanzo “Il trono vuoto”, scritto dallo stesso Andò. L’attore campano interpreta due personaggi: Enrico Olivieri e Giovanni Ernani. Il primo è un politico di centrosinistra in declino che decide di rifugiarsi a Parigi da una sua ex fiamma; il secondo è il suo gemello, scrittore e filosofo decisamente sopra le righe, che in passato ha subito cure psichiatriche, con cui il partito sceglie di sostituire il politico. Il film ha conquistato due David di Donatello, un Nastro d’argento, tre Ciak d’oro.

Altro film in concorso, “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi. Irene (Margherita Buy) è una donna che ha superato i 40 anni con una vita fatta solo di lavoro. E’ un’ispettrice alberghiera e valuta le prestazioni di hotel di lusso. In volo tra una città e l’altra, viaggia da sola in una vita che le impedisce di mettere radici.

Chissà se quest’anno un film tricolore riuscirà a concorrere nella categoria riservata al miglior film straniero. L’ultima nomination per l’Italia risale al 2006: il film in gara era “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini. L’ambita statuetta, invece, manca dal 1999, quando Roberto Benigni trionfò con “La vita è bella”.

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