Chewing gum: fanno bene o male?

18 Gennaio 2014
Redazione YOUng
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Gli antichi greci masticavano la corteccia di Lentisco (Pistacia Lentiscus L. ), pianta tipica dell’arcipelago ellenico. Una delle gommo-resine più famose fin dalla più remota antichità che, se masticato energicamente, rafforza le gengive, cura i disturbi di stomaco ed è attivo contro l’ Helycobacter pylori.

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Oggi la gomma viene utilizzata per profumare l’alito, evitare la fame o post sigaretta e la domanda è: fa male?

PRO:

Secondo uno studio giapponese pubblicato sulla rivista “Brain and Cognition”, chi mastica spesso gomme ha il 10% di tempi di reazione più rapidi perchè la masticazione stimolerebbe le parti del cervello deputate alla funzione esecutiva ed al pensiero logico e, aumentando la frequenza cardiaca, e di conseguenza l’afflusso di sangue, si otterebbe una performance superiore.

Masticare la gomma aumenterebbe la prontezza di riflessi perchè stimola il nervo trigemino responsabile per la vigilanza.

Allenta la tensione: in una situazione di stress a breve termine masticare una gomma aiuta e migliora la concentrazione.

CONTRO

Nel momento in cui una persona scarta una gomma e la mette in bocca , il cervello viene avvertito che il processo digestivo sta per iniziare . Durante quella che viene chiamata la fase cefalica , il corpo anticipa il potenziale cibo in arrivo e rilascia la saliva per aiutare la masticazione e spingere il bolo verso il basso. Alla fine nessun cibo giungerà allo stomaco che viene imbrogliato e stimolato a produrre succhi gastrici. L’effetto sarebbe in realtà compensato dalla sovrapproduzione di saliva, che contiene bicarbonato, dunque il gonfiore, gas e sensazione di disagio riscontrate dopo aver masticato una gomma sono imputabili a quest’ultimo fattore, troppo ossigeno ( e non colpa degli acidi come comunemente si crede).

C’è chi mastica la gomma per lenire i sintomi del reflusso gastrico ma i medici sconsiglia no questa pratica,  soprattutto per gomme con menta piperita che rilassa lo sfintere esofageo e non fa che favorire il reflusso. Innocuo invece ingoiare la gomma ( parliamo di adulti naturalmente) che non provoca né crampi né reflusso e viene espulsa naturalmente insieme alle altre scorie.

I medici spesso consigliano ai pazienti di evitare le gomme contenenti zuccheri che minano la salute dentale. Ma le gomme senza zucchero contengono sorbitolo, un carboidrato non assorbibile che in grandi dosi può portare a problemi gastrointestinali ( crampi , gas e anche diarrea) .

Non vi è alcuna prova scientifica che le gomme da masticare riducano il senso di fame e aiutino durante le diete ipocaloriche. E’ vero il contrario: stimolare i succhi gastrici potrebbe stimola l’appetito. Analogamente nessuna evidenza scientifica conferma che la gomma favorisca il processo digestivo.

Chi soffre di cefalee tensive e disordini cranio-mandibolari spesso lamenta che la gomma non fa che aggravarne i sintomi. Nuovi studi confermano e sottolineano come le gomme da masticare siano responsabili di una aumentata incidenza dell’emicrania negli adolescenti.

In più le gomme da masticare contengono una fonte di fenilalanina che, in grandi quantità, è nociva. Questo amminoacido, presente anche nell’aspartame, è una sostanza di natura proteica (precisamente è un dipeptide costituito da acido aspartico e fenilalanina esterificata con metanolo all’estremità carbossilica). Assolutamente da bandire nel caso del raro disordine metabolico conosciuto come fenilchetonuria (PKU) : chi ne è affetto deve seguire una rigida dieta che escluda tutti gli alimenti contenenti fenilalanina e assumere tirosina supplementare per una crescita ottimale e uno sviluppo cerebrale corretto.

Da non sottovalutare anche le interazioni con altri farmaci qui riassunti:

Inibitori della mono-ammina ossidasi ( I MAO) includono: fenelzine, isocarboxazid e tranilcipromina solfato. L’assunzione contemporanea di queste sostanze e fenilalanina può provocare un elevato aumento della pressione arteriosa che può portare ad attacco cardiaco e ictus. 

Baclofen– La fenilalanina può ridurre l’assorbimento di questo farmaco usato per ridurre gli spasmi muscolari.

Levodopa- La fenilalanina può ridurre l’efficacia della levodopa usata nel trattamento del Parkinson riducendone l’assorbimento.

Selegilina– La fenilalanina può aumentare pericolosamente l’effetto di questo farmaco antidepressivo. Non devono essere assunti assieme.

Farmaci antipsicotici e neurolettici- La fenilalanina può peggiorare la diskinesia tardiva, un effetto collaterale di questi farmaci. Tra questi sono inclusi: la fenitoina, acido valproico, carbamazepina.

Meglio tornare alle abitudini degli antichi greci allora..o masticare semi di finocchio ( anche mescolati con il cumino)  che, oltre a profumare l’alito sgonfiano l’addome ( effetto portentoso sul quale molti colossi hanno costruito un business milionario) . 
                                                                                                                                                                     
L'AUTORE
La redazione di YOUng
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