Nasce al Cern 25 anni fa il World Wide Web

15 Marzo 2014
Giovanni Pili
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Successe tutto il 12 marzo del 1989. Tim Berners-Lee, informatico del Cern voleva realizzare un sistema per tenere collegati tutti i computer dell’istituto.

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Decise di chiamarlo World Wide Web. Inizialmente nessuno si rese conto della portata di questa invenzione che permetteva di utilizzare Internet attraverso un sistema che semplificava notevolmente i collegamenti tra calcolatori, ovvero il protocollo http.

Gaetano Maron, che all’epoca lavorava ad un esperimento sull’antimateria ricorda quei giorni:

«E’ stato per favorire la comunicazione fra i ricercatori che Tim Berners-Lee ha cominciato a sviluppate il protocollo http, oggi notissimo. Lavorava al suo progetto con un grandissimo entusiasmo e c’era la percezione di qualcosa di completamente nuovo, anche se per molti stava facendo un lavoro inutile».

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Tim Berners-Lee

Nonostante lo scetticismo iniziale, le ricerche andarono avanti, con un modello di computer chiamato NeXT, dove il team di Berners-Lee, il 6 agosto del 1991, diede vita al primo sito Web della storia e il 30 aprile 1993 il Cern rese il World Wide Web di pubblico dominio. Questo è molto importante. Tanta gente trova che i finanziamenti elargiti al Cern siano inutili, quasi un vezzo, mentre ci sarebbero priorità più importanti; l’istituto avrebbe potuto scegliere di commercializzare l’invenzione, finanziandosi così facendo pagare ad ognuno di noi l’utilizzo di Internet, che senza il Web resterebbe accessibile a pochi esperti, per lo più ingegneri informatici. Data l’enorme diffusione, tanto da rendersi indispensabile in molti settori, il Web avrebbe potuto far fatturare al Cern molto più di quanto riceve dai governi dei 21 stati membri che ne sostengono i progetti, dando anche lavoro a tanti professionisti. Se riflettiamo su quanto fattura Facebook, ch’è solo uno dei siti che popola il Web, ci possiamo fare un’idea.

Con rispetto parlando: “Altro che Bosoni”.

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