I 99 Posse tornano a Sparanise sul luogo del delitto

15 Aprile 2014
Marco Miggiano
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99Sabato 19 aprile sarà una data importante, da segnare sul calendario degli eventi musicali della provincia di Caserta. A Sparanise, piccola località dell’Agro Caleno casertano di cui abbiamo già parlato diverse volte grazie alle lotte ambientali che attraversano questo ed altri territori della zona, tornano i 99 Posse per l’unica data in provincia di Caserta del loro nuovo tour che celebra i venti anni dell’uscita dell’album Curre Curre Guagliò e quando il gruppo nato nel centro sociale Officina 99 di Napoli nell’ottobre del 1991 torna in zona è sempre un evento, non solo per la storia e per l’importanza del gruppo in questione, ma soprattutto per un episodio verificatosi più di 10 anni fa, sempre a Sparanise nel febbraio del 2001.

Sabato i 99 Posse tornano sul luogo del delitto, tornano in quel paese di provincia governato allora da un sindaco di Forza Italia, che fece di tutto per impedire lo svolgimento di un semplice concerto all’interno del palazzetto del proprio comune. Il 21 febbraio del 2001 il Centro Sociale Tempo Rosso di Pignataro Maggiore organizzò, appunto, un concerto della 99 Posse nel palazzetto dello sport di Sparanise facendo irritare clamorosamente il sindaco forzista Antonio Merola ed anche uno dei rappresentanti di una squadra di volley locale che gestiva il palazzetto in questione. Entrambi presentarono una denuncia per occupazione e danneggiamento; vennero denunciati in 11, tra cui anche un consigliere comunale ed un ex sindaco di Sparanise, Libero Graziadei figlio di Corrado Graziadei, deputato del PCI ed una delle figure più importanti di tutta la sinistra casertana. Un semplice concerto si trasformò in un caso nazionale con pesanti accuse rivolte agli organizzatori da parte del sindaco Merola che fece enormi pressioni per bloccare l’evento, richiedendo più volte anche l’uso della forza ed arrivando a non autorizzare l’uso della struttura per motivi di ordine pubblico.

Un’incredibile vicenda dove un sindaco di Forza Italia voleva equiparare la musica ad un reato, una vicenda in cui fu davvero in pericolo la libertà di espressione, dove l’arroganza di un singolo poteva trasformare un evento musicale e culturale in tragedia. Per fortuna il concerto si tenne, ovviamente senza alcun danno e senza alcun problema né di ordine pubblico né di barbari che invasero successivamente il paese. Anche le denunce caddero, grazie all’archiviazione del fascicolo disposta dal giudice della indagini preliminari che non ritenne di procedere, data l’assurdità e l’infondatezza delle accuse.

Dopo più di dieci anni, quindi, si ritroveranno nell’area mercatale del comune di Sparanise tanti di quei “cattivi ragazzi”, da un lato alcuni dei denunciati nel 2001 che ancora oggi continuano ad animare le realtà di base del territorio caleno e dall’altro i 99 Posse che presenteranno l’ultimo lavoro uscito solo poche settimane fa, un lavoro discografico ricco di collaborazioni i cui proventi andranno a finanziare un progetto per la costruzione di un asilo a Gaza in Palestina, un asilo che verrà intitolato a Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano dell’International Solidarity Movement ucciso a Gaza il 15 aprile del 2011 di cui oggi ricorre proprio l’anniversario della morte.

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