Demetra, "professione sognatrice"

16 Aprile 2014
Rosa Anna Buonomo
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Demetra, professione sognatriceSi chiama Demetra Emanuele e di professione fa la sognatrice. Sì, proprio la sognatrice. E ci riesce con una grinta e una determinazione da far pensare che noi ‘normodotati’ abbiamo davvero da imparare da lei, che vive con una marcia in più.
Demetra, 19 anni, è affetta da emiparesi. Le dicevano che mai avrebbe suonato, che mai avrebbe cantato. Ma non si è data per vinta e ha dimostrato che con la forza di volontà e la determinazione si possono abbattere anche le barriere più insormontabili.
Sabato scorso, la sede dell’associazione Orizzonte di Francavilla al Mare ha ospitato la presentazione di “Professione sognatrice”, il primo cd della giovane artista abruzzese.
“La musica ha sempre fatto parte della vita di Demy” racconta la mamma, Elvira Cuccaro a YOUng.  “Il papà ha sempre strimpellato la chitarra e cantavamo sempre insieme. Nonostante i primi anni della sua vita sia stata sempre ospedalizzata, spesso abbiamo usato la musica come mezzo terapeutico. Però non ci si spingeva mai oltre un lavoro legato alla riabilitazione o alla terapia, fino a quando non è arrivata al centro studi musicali L’Assolo di Pescara, dove ha iniziato un lavoro sul pianoforte, sul canto e sulla composizione di testi”.
Il percorso non è stato in discesa e non tutti incoraggiavano Demetra a portare avanti questa sua passione. Ma lei è stata più forte ed è riuscita a vincere tutte le difficoltà.
Sono sei le tracce contenute nel cd. “Professione sognatrice”, il brano che dà il titolo all’album, è stato scritto dal direttore del centro L’Assolo Simone Pavone, “insegnante di musica e di vita”, come lo definisce Demetra, il quale ha ideato e voluto l’intero progetto del disco. In “Professione sognatrice” Pavone ha raccontato “di tutte quelle persone che ogni giorno sono costrette a lottare per ciò che spetterebbe loro di diritto e devono fare i conti con l’ipocrisia di chi nasconde dietro un sorriso compassionevole un forte egoismo”.
La giovane musicista, oltre a cantare e a suonare, ha scritto a quattro mani con Pavone quattro brani: “Morbido”, “E la chiamano Demy”, “Io e le mie sette sorelle” e “According to me”. Alla realizzazione del cd hanno partecipato alcuni artisti professionisti, tra cui Fabrizio Fasciani della band Stile Libero.
“Molti dei nostri allievi a un certo punto del loro percorso fanno il salto nella produzione di brani inediti scritti da loro o insieme a me” ci spiega Simone Pavone. “Credo sia il modo migliore per farli crescere, mettere in gioco davvero se stessi. E con Demetra è stato lo stesso. Frequenta il centro studi musicali da tre anni e ha partecipato a tantissime nostre manifestazioni con pianisti e cantanti. Mi è venuto naturale chiederle di buttare giù qualche pensiero su cui poi lavorare”.
Il sogno di Demetra si è realizzato. E la musica quelle barriere le ha abbattute davvero.

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