Clonate cellule umane per produrre Staminali
Seul (Corea del Sud) – I ricercatori giudati da Young Gie Chung assieme a Robert Lanza, della Advanced Cell Technology, hanno utilizzato cellule fetali umane per produrre staminali.
Lo scopo di questa tecnica non è affatto quello di clonare esseri umani, come qualcuno auspica su Internet, sostenendo che si potranno clonare esseri umani con lo stesso metodo della Pecora Dolly (1996); sia perché in quel modo nascerebbero bambini affetti da vecchiaia precoce (è così che morì la povera bestiola) meglio nota come Sindrome di Werner; sia perché Lanza era già riuscito a clonare nel suo istituto un feto umano nel 2001, quindi niente di nuovo sotto il Sole. La vecchiaia precoce si deve al fatto che le comuni cellule hanno enzimi specializzati per il tessuto in cui si trovano, quindi durante la vita vengono corrette – tra una moltiplicazione e l’altra – solo le sequenze genetiche responsabili del tessuto di appartenenza, tralasciando tutto il resto del genoma, che accumula errori, cioè invecchia. Va da se che la Werner sarebbe solo uno dei tanti problemi che avrebbe un neonato clonato in quel modo, che per adesso è l’unico a noi noto.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su Cell Stem Cell, clonare cellule adulte riuscendo a convertirle in staminali è in quest’ottica molto importanti, perché si tratta di cellule non ancora specializzate, in grado quindi di adattarsi al tessuto in cui vengono innestate, consentendone la rigenerazione; possiamo quindi capirne l’importanza nella cura di molte malattie, specialmente il cancro. Un tema che abbiamo già trattato con vivo interesse nel nostro sito.