Come il Touch Screen cambierà le Stazioni Orbitanti

21 Aprile 2014
Giovanni Pili
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Sembra incredibile eppure ancora oggi gli astronauti della stazione orbitante ISS devono lavorare all’interno di un “corridoio”; quello che a sentire gli addetti ai lavori sembra una discarica più che un ambiente di lavoroIl Touch Screen non è minimamente contemplato.

Комиксы-the-oatmeal-принтер-94820 (1)Lo stesso sistema informatico è obsoleto, con postazioni fisse ed una versione superata di Internet Explorer. Niente a che vedere, insomma, con quel che si vede in 2001: Odissea nello Spazio. Nessuno pretende di avere già un HAL 9000 a disposizione., però i tablet in dotazione ai personaggi di Star Trek li possediamo già e funzionano anche meglio, perché sono multitasking e permettono la condivisione tramite WiFi. No, per adesso la ISS si avvicina di più al Solaris di Andrei Tarkovsky, dove apparecchi obsoleti vengono rivisti in chiave futurista.

Sam Hashemiin, ex progettista della NASA si chiede sul portale della BBC come mai ancora non vi sia un sistema locale formato dai portatili degli stessi astronauti, con funzioni e comandi gestiti anche attraverso iPad con sistemi operativi ottimizzati per l’ambiente davvero particolare, di una stazione orbitante. Le tecnologie ci sono già.

Sono stati già spesi 150miliardi di dollari; non è certo un problema di budget. Noi osiamo ipotizzare che sia un limite legato a questioni che con la ricerca scientifica non hanno niente a che fare, come gli interessi di marketing che entrerebbero in gioco e l’imbarazzo di condividere con società private brevetti e conoscenze ancora riservate agli ambienti governativi.

Eppure proprio la tecnologia attuale, quella che usiamo tutti i giorni, non esisterebbe senza la ricerca spaziale. Pensiamo anche solo ai chip che permettono a tutti di scattare fotografie, fruibili immediatamente, senza passare per lo studio di un fotografo; Internet ed il Web si devono sempre ai ricercatori che per primi ne fecero uso negli ambienti universitari o nei laboratori di ricerca.

Auspichiamo quindi che sia solo questione di tempo. Presto la Filosofia del Touch Screen irromperà anche nelle stazioni spaziali, permettendoci di fare ulteriori passi avanti e più in fretta.

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