Ritorno al Brodo Primordiale

29 Aprile 2014
Giovanni Pili
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Ripetuto l’esperimento del Brodo Primordiale, che riproduce le condizioni della Terra 300milioni di anni fa, ottenendo anche la produzione di RNA.

Credit: Jim Peaco, National Park Service

Credit: Jim Peaco, National Park Service

Negli anni ’50 Stanley Millere Arold Ureyricostruirono le condizioni previste dalla scienza attuale della Terra 300milioni di anni fa. Inserirono vapore acqueo, idrogeno, ammoniaca e metano. La miscela fu bombardata con scintille elettriche simulando l’azione dei fulmini, poi lasciarono condensare il composto. Dopo alcuni giorni, gli scienziati trovarono amminoacidi, purine e primidine, ovvero le molecole organiche di base che occorrono per fare una cellula. Se tutto questo si genera in laboratorio in pochi giorni, cosa succederebbe nell’arco di 300milioni di anni? (cfr. Darwin e la Bufala del Creazionismo)

Da allora l’esperimento è stato ripetuto in mille salse diverse. L’ultimo è stato eseguito dai ricercatori di Cambridge, sotto la guida di Markus Ralser, i loro risultati sono stati pubblicati su Molecular Systems Biology. A differenza di Miller e Urey, che si accontentarono di una ampolla, i ricercatori hanno ricostruito un ambiente marino così come è previsto che fosse all’alba della vita.

In sostanza la procedura continua comunque ad essere la stessa, idem dicasi per i risultati; anche stavolta si è ottenuto il Brodo Primordiale, così come ci si aspettava già prima che questo genere di esperimenti venisse intentato. In particolare si è riscontrata la presenza di catene lipidiche, amminoacidi e acido ribonucleico (RNA). La testimonianza di Ralser non lascia spazio a dubbi:

«Abbiamo osservato 29 reazioni chimiche metaboliche … incluse quelle che producono i precursori delle molecole della vita».

Per poter arrivare alla comparsa dei primi organismi pluricellulari vertebrati la vita ha dovuto attendere che le condizioni atmosferiche del pianeta cambiassero, trasformandosi in quelle attuali. Si tratta di un particolare poco dibattuto ma estremamente affascinante: Le condizioni che hanno permesso lo sviluppo della vita, non sono le stesse che ne hanno permesso l’evoluzione a livelli tali da permettergli di colonizzare la Terra, al di là dei mari; mentre un essere attuale non potrebbe sopravvivere alle condizioni atmosferiche primordiali, morirebbe in breve tempo, avvelenato. Del resto è largamente accettata nella comunità scientifica che proprio i primi organismi mono e pluricellulari hanno permesso il rilascio di ossigeno in quantità tali di permettere il grande salto evolutivo da cui siamo venuti fuori anche noi.

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