Allarme Antibiotici: Sempre meno efficaci

3 Maggio 2014
Giovanni Pili
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L’OMS lancia l’allarme: Aumenta la resistenza agli antibiotici. Il problema riguarda anche quelli di nuova generazione.

epidemiaL’antibiotico è una delle armi che ha reso la Medicina una scienza efficace, in grado di curare sul serio le persone. Malattie un tempo terribili come la Peste e la Lebbra oggi si possono curare con estrema facilità. Purtroppo i batteri – bersaglio del loro principio attivo – in quanto esseri viventi, tendono ad evolversi, divenendo sempre più resistenti.

La resistenza agli antibiotici oggi è già allarmante, stando al nuovo report dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) attraverso Keiji Fukuda, Vice Direttore Generale per la sicurezza sanitaria.

«Senza un’azione urgente e coordinata da molte parti interessate, il mondo si trova di fatto in un era post-antibiotica, in cui le infezioni comuni e le ferite lievi che sono state trattabili per decenni possono ancora uccidere [gli antibiotici] sono stati uno dei pilastri che ci permettono di vivere più a lungo, sani, e di beneficiare dalla medicina moderna. A meno che non prendiamo azioni significative per migliorare gli sforzi per prevenire le infezioni e cambiare anche il modo in cui produciamo, prescriviamo e utilizzare gli antibiotici, il mondo perderà sempre di più di questi beni della salute pubblica a livello mondiale e le conseguenze saranno devastanti».

Sono almeno sette i patogeni che preoccupano maggiormente l’Organizzazione Mondiale della Sanità; possono causare infezioni del sangue, diarrea, polmonite, eccetera. Questo problema non riguarda soltanto gli antibiotici di prima generazione, ma anche i nuovi. Purtroppo non tutti i paesi sono attrezzati per affrontare l’emergenza, ed è quanto lo stesso rapporto dell’OMS denuncia con forza. Una delle cause è dovuta anche alla faciloneria con cui vengono usati gli antibiotici; l’Organizzazione ne raccomanda l’uso solo a seguito di prescrizione medica.

Niente panico, per fortuna non viviamo in un film catastrofista, non di meno, sarebbe il caso di prendere su serio il problema, premendo sulle istituzioni competenti, affinché si diano una mossa.

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