L'Asma miete 800 vite l'anno per cure inadeguate

6 Maggio 2014
Giovanni Pili
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Chi l’avrebbe mai detto che una delle malattie più pericolose fosse l’asma? Questo disturbo tutt’oggi in Europa uccide 800 persone l’anno.

asmaLa principale motivazione è agghiacciante: Cure inadeguate. Vale a dire che spesso vengono somministrate terapie inadeguate. Ad affermarlo è un rapporto del Royal College of Physicians (RCP) inglese. Il Regno Unito è, non a caso, il paese maggiormente colpito. Istruzioni inadeguate da parte degli stessi medici ed una informazione scarsa riguardo l’asma, sono più micidiali della malattia stessa, secondo lo studio del RCP; questo vale soprattutto per 2/3 dei decessi.

Solo nel 2012 si sono registrati 1242 morti per asma nel Regno Unito, sono dati che vanno ben oltre la media europea. La ricerca si basa su un campione di 195 decessi, di questi, 28 erano bambini. Nel 67% dei casi i ricercatori hanno individuato dei “fattori evitabili”, ovvero circostanze non direttamente addebitabili al decorso della malattia, bensì a inefficienza e negligenza.

Gli stessi famigliari dei pazienti spesso non sono in grado di comprendere i segnali di aggravamento della malattia. Anche l’uso eccessivo degli inalatori può rientrare nella lista dei “fattori evitabili”. La cattiva gestione della malattia è indice quindi di una certa difficoltà di comunicazione tra medici e pazienti; sia perché si tende a sottovalutare il problema, sia per diffidenza. Inoltre gli inalatori spesso vengono prescritti come fossero la panacea sufficiente a risolvere il problema, quando semmai servono ad alleviarne i sintomi.

Stando allo studio, 1/10 dei pazienti deceduti era stato ammesso al pronto soccorso, per attacchi d’asma, entro un mese dal loro decesso, ed il 45% non ha ricevuto alcuna assistenza medica. Gran parte dei bambini così muore prima di raggiungere l’ospedale. In molti di questi casi era stato diagnosticato un asma di lieve entità; inoltre non esistono tutt’oggi dei piani personalizzati per affrontare le crisi.

Il rapporto, pubblicato in occasione della Giornata dell’Asma, è volto a sensibilizzare le autorità competenti al fine di realizzare un cambiamento di rotta, cominciando a prendere sul serio il problema. Basterebbe un po’ di organizzazione per fare la differenza e salvare migliaia di persone ogni anno.

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