Finlandia leader nel Trasporto Sostenibile

21 Giugno 2014
Giovanni Pili
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Il modello delle Smart City è un argomento che ci sta molto a cuore, ne avevamo già trattato diverse volte.

VttIl paese all’avanguardia da questo punto di vista – e non solo – è la Finlandia, col suo sistema di trasporto sostenibile, incentrato in una rete fatta di energie rinnovabili e nuove tecnologie pensate per un modo diverso di intendere le risorse. Secondo laTrans Smart Vision, il paese nordico sarà entro il 2020 il nostro principale modello. Come sostiene anche Raine Hautala, capo del Transport Services finlandese:

«Le smart transport solutions creano viaggi più efficienti, filiere logistiche e una panoramica dello stato del sistema di trasporto in tempo reale. L’idea è che gli utenti saranno in grado di selezionare diverse opzioni di servizio e di combinarle facilmente in filiere di viaggio adatte: auto privata, a piedi, in bicicletta, bus, taxi, domanda di trasporto reattivo, car-pooling, utilizzo congiunto di auto e trasporti, tram, metropolitana, treno o aereo. Ciò porterebbe ad una ridotta necessità di proprietà dell’auto o di realizzazione di garage e strade. Il nodo della idea è quella di ottenere un aumento della fluidità, facilità d’uso e accessibilità delle filiere di viaggio. Il servizio di accessibilità copre anche il pagamento sicuro e senza problemi».

Mentre nel resto d’Europa, a vari livelli – in Italia tra i peggiori – i mezzi di trasporto privati continuano ad essere preferibili, anche culturalmente, ai trasporti pubblici, in Finlandia le cose vanno decisamente al contrario, grazie ad una maggiore presa di coscienza riguardo l’imminente picco dei combustibili fossili, come si evince dalle dichiarazioni di Nils-Olof Nylund, uno dei manager del TransSmart Programme: che mette l’accento anche su un uso più responsabile delle risorse rinnovabili, le quali necessitano una logica diversa, più comunitaria:

«La messa a punto dei veicoli o lo sviluppo dei combustibili rinnovabili non sarà sufficiente nel lungo periodo. Deve essere fatto il rinnovamento dell’intero sistema. Per esempio, non renderemo il mondo un posto migliore circolando ad Helsinki con le auto elettriche. Occupano tanto spazio quanto le automobili convenzionali alimentate a benzina o diesel. Il cambiamento vero si otterrà con l’aumento della quota del trasporto pubblico e con il ripensamento dei servizi di mobilità e di logistica, tenendo conto delle opinioni e delle esigenze di chi utilizza quei servizi».

L’abbandono della filosofia dell’accumulo per un ritorno ad una del giusto mezzo è la base fondamentale da cui partire. Questo riguarderà anche i mezzi privati. Dal 2020 le auto ad energie rinnovabili in circolazione aumenteranno fino a circa il 15%, ad Helsinki circoleranno oltre 100 autobus elettrici. In Finlandia sono già attivi anche nuovi impianti per la produzione di biocarburanti, mentre il consumo di energia dei trasporti risulta in calo, grazie ad una gestione più oculata.

Sul fronte della ricerca non ci si ferma. E’ in atto il progetto DRIVE C2X, riguardo il trasporto intelligente, basato sullo scambio di informazioni tra veicoli. Ed è solo uno tra i tanti. Pensiamo al eCall, un servizio di chiamata d’emergenza a bordo dei mezzi basato sul nostro “112”, che verrà diffuso in tutta l’Unione Europea entro il 2017, divenendo addirittura obbligatorio in tutte le auto e furgoni.

Non si disdegnano gli affari. Si prevede che il business legato a questo cambio di paradigma aumenterà il suo volume del 20%. Niente male.

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