Apparecchi elettrici sempre connessi a Internet sono costati 80 miliardi di dollari nel 2013

8 Luglio 2014
Aurora Scudieri
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Technology Stock - Internet

Spegnete il modem o la stampante prima di andare a dormire? Gli apparecchi che restano connessi ad Internet costantemente nel 2013 provocano una perdita per 80 miliardi di dollari, come spiega l‘Agenzia internazionale dell’energia.
Si tratta di “inefficienza tecnologica” per 14 miliardi di apparecchi in tutto il mondo, una perdita che potrebbe “aggravarsi considerevolmente” raggiungendo i 120 miliardi di dollari nel 2020.

La soluzione? Essere più attenti sul consumo dei propri apparecchi elettrici, soprattutto quelli connessi costantemente ad Internet, sempre più numerosi, come il congelatore, la lavatrice, le lampade e i sistemi di riscaldamento. “La richiesta elettronica e in aumento ad un ritmo allarmante” aggiunge l’Agenzia.

Secondo l’AIE il termine “veglia” è, inoltre “inappropriato”, perché lascia pensare che gli apparecchi non consumano energia mentre in realtà “la maggior parte degli apparecchi connessi in stato di veglia consumano ancora”.
Apparecchi che restano in stato di veglia quasi costantemente per essere usati solo pochi minuti o qualche ora al giorno. Ma non è solo la veglia a creare problemi. “Consumano più energia di quello che dovrebbero” afferma, mentre utilizzando tecnologie migliori potrebbero consumare il “65% in meno” afferma Van der Hoeven.

Nel 2013, questi 14 miliardi di apparecchi connessi hanno consumato 616 terawatts/ora, di cui 400 “perduti per tecnologia inefficace” che li fa consumare di più.
Quindi “i consumatori perdono dei soldi per questa dispersione di energia” commenta Maria Van der Hoeven, direttrice dell‘AIE.

Secondo l’Agenzia delle soluzioni tecnologiche e iniziative politiche potrebbero permettere di risparmiare “nei prossimi anni 600 TWh“, ossia l’equivalente della chiusura di “200 centrali elettriche a carbone e 500 MW”.

 

 

 

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