L'Ischia Global Fest ricorda Eduardo De Filippo

21 Luglio 2014
Veronica Valli
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eduardo

Per il trentennale della scomparsa di Eduardo De Filippo, l’isola di Ischia ha deciso di celebrare il grande commediografoall’interno della sua celebre rassegna cinematografica, l’Ischia Global Fest, conclusasi la scorsa domenica 20 luglio. Nel corso della manifestazione, sono state proiettate diverse pellicole tratte da opere di De Filippo, come “Napoli milionaria” e “Sabato, domenica e lunedì” diretto da Lina Wertmuller. Alle proiezioni è stato presente anche il figlio del grande attore e commediografo napoletano, Luca De Filippo, che è stato anche insignito del prestigioso Global Award; con lui anche il produttore Aurelio De Laurentiis che con la sua FilmAuro restaurò proprio “Napoli Milionaria” nel 2008.

LA RASSEGNA – Nata nel 2003 da un’idea del giornalista Pascal Vicedomini, l’Ischia Global Fest è una grande rassegna cinematografica parte dell’Afic, Associazione Italiana Festival di Cinema, entrata a pieno titolo tra i più importanti festival italiani e internazionali. Da sempre ha luogo nell’isola di Ischia, nel golfo di Napoli, con sede nel caratteristico castello aragonese. Orgoglioso delle proprie radici campane, l’Ischia Global ha giustamente deciso di omaggiare Eduardo, una delle figure più importanti del teatro moderno al livello internazionale, tanto da essere anche nominato per il Premio Nobel per la letteratura.

IL RICORDO – De Filippo fu uno dei massimi esponenti della cultura italiana del Novecento, la cui lezione è tutt’ora più che mai vivida. Figlio d’arte, la sua vita fu sin dalla più tenera età incentrata sul teatro, per cui dimostrò da subito una grande predisposizione. Nato da una relazione extraconiugale del celebre attore Eduardo Scarpetta con la sarta Luisa De Filippo (che era la nipote di sua moglie Rosa, più giovane di lui di oltre vent’anni), assunse il cognome materno, così come i fratelli Peppino e Titina. Sin da ragazzino si diletta scrivendo componimenti poetici e allo stesso tempo, sentendo il familiare richiamo del teatro, esordisce adolescente in teatro, passando per diverse compagnie. In questi anni conosce anche Totò, di cui diverrà grande amico.

ATTORE E COMMEDIOGRAFO – A 14 anni entra nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta, assieme a sua sorella Titina; di lì a poco, li seguirà anche Peppino, così i tre fratelli inizieranno un sodalizio artistico destinato a durare nel tempo. Eduardo acquisisce rapidamente un ruolo importante all’interno della compagnia e nel 1927 matura l’idea di mettersi in proprio, fondando col commediografo Michele Galdieri e i suoi fratelli la compagnia Galdieri-Scarpetta. Solo più tardi però, nel 1931, dopo i primi successi importanti di pubblico, De Filippo riesce a coronare il suo desiderio mettendo su una compagnia con Titina e Peppino, quella del “Teatro Umoristico i De Filippo”. Grazie all’innata verve comica, i tre conquistano immediatamente il favore del pubblico, con opere tutt’ora apprezzatissime come “Natale in Casa Cupiello”, composta proprio da Eduardo. Il litigio col fratello Peppino lo porta però a distaccarsi e a fondare una nuova compagnia, chiamata “Il teatro di Eduardo”.

IL TEATRO SAN FERDINANDO – Momento chiave della carriera dell’attore è l’acquisto del Teatro San Ferdinando nel 1948, all’epoca quasi distrutto. Eduardo si dedica sempre più al ruolo di commediografo e infatti al San Ferdinando inscena molte delle sue opere ma anche testi di autori napoletani per recuperare la tradizione e allo stesso tempo fare sì che diventasse portavoce di una nuova scena teatrale. In particolare, si spende molto affinché il teatro dialettale sia considerato finalmente “teatro d’arte”, elaborando nelle sue composizioni una lingua che travalica napoletano e italiano, che sia universale senza però rinnegare la propria connotazione regionale.

CINEMA E TELEVISIONE – Nella vita di Eduardo non ci fu però solo il teatro ma anzi, ebbe fortunate esperienze anche col cinema e la televisione, dove lavorò come sceneggiatore e regista. Celebri le sue collaborazioni con Vittorio De Sica in film come “L’Oro di Napoli” e “Matrimonio all’italiana”. Per la televisione invece lavorò alacremente alla trasposizione di tutte le sue opere teatrali, che vengono tutt’ora riproposte raccogliendo sempre ottimi ascolti. Si spense nel 1984 a Roma, dove è sepolto nel Cimitero del Verano. Tredici giorni prima era stata trasmessa in televisione la sua ultima apparizionenello sceneggiato “Cuore” di Luigi Comencini, ispirato all’omonima opera di Edmondo de Amicis; Edoardo interpretava Vincenzo Crosetti, l’anziano maestro dell’ingegnere.

https://www.youtube.com/watch?v=J1bUFX8dwtA

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