E' transessuale la donna più pagata d'America

Oltre l’uguaglianza di genere, oltre le quote rosa e la lotta all’omofobia. Martine Rothblatt, ufficialmente donna da 40 anni, è la direttrice dell’azienda biomedica United Therapeutics, ma, come se questa non fosse già una “notizia”, è anche la dirigente “donna” più pagata degli Stati Uniti, con 38 milioni di dollari.

Finita sulla prima pagina del New York Magazine  Martine racconta il suo percorso come transgender e come dirigente di una grande azienda.
Solo 11, dei 200 padroni più ricchi d’America, sono donne, e una di loro, Martine, lo è in modo speciale.

“Le donne hanno ancora molta strada da percorrere prima di ottenere l’uguaglianza salariale nelle imprese” si legge nel pezzo. Martine Rothblatt è però l’eccezione che conferma la regola con uno stipendio pari a 28 milioni di euro nel 2013 (38 milioni di dollari), che la piazza al 10° posto della classifica totale e al primo tra le donne, molto dietro Charif Souki (co-fondatore di Cheniere Energy), che intasca 104 milioni di euro.

Con la dirigenza di Yahoo! dal 2012, Marissa Mayer arriva al secondo posto tra le donne ma solo al 34esimo in quello generale, con i suoi 18 milioni di euro. Segue Carol Meyrowtiz (56esima) proprietaria di TJ Maxx con 14 milioni di euro e Meg Whiteman di Hewlett Packard (95esima) con 12 milioni di euro.

In totale le 11 donne presenti rappresentano solo il 5% dei boss delle aziende più pagati degli USA. Il salario medio tra queste donne al vertice è di 12 milioni di euro, ossia 2 milioni in meno dei propri colleghi uomini. A indorare la pillola, al primo posto tra le donne c’è una donna nata uomo: Martine Rothblatt, nata Martin, sposato e padre di quattro figli prima di operarsi nel 1994. Oggi, portavoce del movimento transgender e autrice del testo, pubblicato nel 1995, The apartheid of sex : a manifesto on the freedom of gender.