Denunciati per aver diffuso mappa degli autovelox su Facebook

17 Settembre 2014
Aurora Scudieri
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autoveloxVuoi far sapere ai tuoi amici dove sono stati posizionati gli autovelox della polizia per far evitare loro delle multe salate? Meglio di no se non vuoi finire come questo gruppo di cittadini francesi che si dovrà presentare in tribunale per aver creato una pagina Facebook nella quale svelano i luoghi dove si rischia una foto alla targa per eccesso di velocità.

Tutto era iniziato a gennaio quando Jean-Baptiste aveva pubblicato un post su Facebook, nel quale segnalava la presenza di un autovelox su una strada di Aveyron, in Francia. Informazione utile per gli automobilisti ma fatale per questo 21enne che due giorni più tardi aveva ricevuto la visita della polizia con una denuncia nei suoi confronti tra le mani.

Insieme a lui altre quattordici persone dovranno presentarsi davanti ad un giudice francese per “aver utilizzato un apparecchio che ha permesso loro di sottrarsi alla multa mettendo sul proprio cellulare l’app Facebook.”.

Una denuncia mai vista prima.

È la prima volta infatti che un automobilista viene denunciato per aver messo altri automobilisti al corrente della presenza di alcuni autovelox o di polizia sulla strada. Questi, inoltre, erano all’origine della creazione del “gruppo che ti dice dove è la polizia di Aveyron” dove diverse migliaia di fans si tenevano informati per evitare multe. Eppure questi cittadini e utenti non sono i primi e non saranno gli ultimi a diffondere queste informazioni sulla Rete. Anche in Italia siti forniti di foto, mappe e descrizioni aiutano gli automobilisti ad evitare sanzioni.

“Lo fanno i privati cittadini ma anche la polizia che in alcuni commissariati segnalano i propri controlli” svela Rémy Josseaume, avvocato dei 15 utenti denunciati.

Eppure il procuratore di Aveyron, Yves Delpérié, sostiene “Ho deciso di perseguire le persone che violano la legge. Vengo svegliato ogni notte perché qualcuno si uccide per strada”. Infatti, solo in Francia nel 2013, il numero di morti sulle strade è aumentato del 126 %.
Ma secondo Josseaume “queste pagine Facebook fanno la stessa cosa degli avvertimenti della polizia. Danno la posizione dei radar ma anche le condizioni della strada o la presenza di oggetti sulla carreggiata o di incidenti o file. Questa denuncia non regge”.

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