L'Australia è il posto dove studiare costa di più, con 42mila dollari l'anno

Bella l’esperienze dell’Erasmus o dell’università fuori sede, ma non tutte le destinazioni sono uguali, soprattutto per quanto riguarda le tasche di mamma e papà.
La banca HSBC ha intervistato i genitori di studenti che si sono trasferiti in oltre 15 paesi per capire quanto costa, in tutto il mondo, e il modo in cui le famiglie affrontano questa costosa avventura.

Svolto su 4500 genitori di 15 paesi diversi, lo studio non lascia molte speranze: il costo medio di un anno di studio negli Stati Uniti, luogo molto seducente per tutte le matricole, è di 36.000 dollari. Il paese più caro, invece, dove mandare il proprio figlio a studiare è l’Australia, dove ogni ragazzo non spende meno di 42.000 dollari all’anno.

Il 74% si dicono pronti a mandare il proprio figlio all’estero per garantirgli uno studio migliore e di alto livello. Stati Uniti e Regno Unito sono le destinazioni più gettonate nonostante le tasse altissime.

Lo studio svolto da HSBC dimostra che, anche se i genitori conoscono il valore e l’importanza dello studio, si trovano comunque spesso a dover fare i conti con il limite delle proprie risorse economiche. L’ 89% dei genitori, infatti, vogliono che il proprio bambino frequenti l’università ma il 51% si pente di non essere riuscito a mettere da parte più soldi per permettere loro un posto ed un ateneo migliore.

Il 58% delle mamme e papà intervistate pensano che pagare per garantire un’ottima educazione ai propri figli sia “il miglior investimento” che si possa fare, soprattutto il Brasile e Cina dove questa percentuale tocca, rispettivamente, il 79% e il 77%. In media un genitore prevede di dedicare il 42% dei propri risparmi per gli studi dei propri bambini, molto più che per investimenti a longo termine (11%) e per la casa (10%).