I giovani che fumano cannabis vanno male a scuola

“Non fumare che vai male a scuola“, non è solo una fissazione dei nostri genitori ma una realtà.
I giovani che fumano regolarmente cannabis, infatti, secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet psychiatry, avrebbero il 60% in più di
possibilità di andare male a scuola.
Ad essere a rischio di non riuscire a terminare gli studi secondari e a fallire negli esami di maturità a causa di una canna in più sarebbero gli adolescenti con meno di 17 anni.

Inoltre i consumatori quotidiani di cannabis avrebbero sette volte in più il rischio di commettere un tentativo di suicidio e otto volte in più di usare altre droghe nel corso della propria vita.
“Questi risultati arrivano al momento giusto dato che lo Stato americano e alcuni paesi dell’America Latina stanno prendendo la via delle depenalizzazione della cannabis, il che potrebbe rendere più facile l’accesso a queste droghe per i più giovani” spiega Richard Mattick, autore dello studio e specialista di droghe presso l’Università del Nuovo Galles nel sud dell’Australia.

Secondo le ultime statistiche la cannabis si sta diffondendo sempre di più tra i più giovani, infatti. Lo studio del Lancet si basa sui dati tratti da tre studi svolti sulla popolazione più giovane dell’Australia e della Nuova Zelanda.
I ricercatori hanno cercato di collegare il consumo di cannabis nei ragazzi con meno di 17 anni con il loro comportamento nel corso della loro vita.

I criteri utilizzati sono l’utilizzo di droghe illegali, la dipendenza di cannabis, i risultati scolastici, la depressione o i tentativi di suicidio.
Un collegamento “chiaro e consistente” è stato trovato tra l’uso della cannabis tra i meno di 17 anni e la maggior parte dei criteri esaminati, sottolinea lo studio. Secondo il suo autore principale, Edmund Silins, questi risultati mostrano “in modo evidente” che il fatto di lottare contro l’utilizzo precoce della cannabis nel giovani offre “importanti benefici a livello sanitario e sociale”.