L'appetito per i cibi spazzatura arriva agli orari più improbabili

21 Settembre 2014
Federica Russo
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junk-food-dipendenzaMangiare i cosiddetti cibi spazzatura riveste uno di quei vizi che non potresti mai toglierti perché, nonostante il nome indichi già il lato negativo, fanno bene alla tua salute psichica, fa tornare di nuovo il sorriso. Ogni momento della giornata è sempre quello giusto per mangiare cibo spazzatura: patatine fritte, panini superfarciti ecc, ma ci sono momenti in cui il nostro corpo è più propenso.

In uno studio pubblicato lo scorso anno sulla rivista Obesity, i ricercatori hanno analizzato il sonno e le abitudini alimentari dei volontari nel corso di un soggiorno di due settimane in laboratorio. Indipendentemente dal momento del risveglio, o dell’ultimo pasto, i volontari erano più affamati di notte. E mentre il loro desiderio per le verdure è rimasto più o meno lo stesso per tutta la giornata, la loro fame di cibi dolci, salati e ricchi di amido aumentava drammaticamente verso le 8 pm, suggerendo che l’appetito per la spazzatura è governato più dai nostri orologi biologici interni che da un’autentica fame.

Ci sono due motivi per cui succede ciò:

1- La fluttuazione del cortisolo, l’ormone che dice al fegato di rilasciare zuccheri nel sangue. I livelli di cortisolo diminuiscono di notte perché non abbiamo bisogno di molte energie, dato che il nostro fisico capisce che è ora di andare a dormire. Quando invece restiamo svegli, siamo spinti a compensare il conseguente calo di zucchero nel sangue mangiando cibo.

2- La stanchezza di fine giornata induce poi il nostro corpo a non produrre molta leptina, l’ormone della sazietà, e invece è indotto a produrre più la grelina, l’ormone della fame. Come risultato, i nostri cervelli addormentati spingono i nostri corpi verso il pick-me-up di energia sotto forma di calorie.

Nel 2012 uno studio affermò che chi soffre di insonnia o va a dormire tardi, è portato a soddisfare questa carenza mangiando cibo spazzatura. E un altro studio, anche a partire dal 2012, ha rilevato che la mancanza di sonno ha portato alla ridotta attività nelle aree del cervello che controllano il carattere decisionale e, di conseguenza, ad un maggiore desiderio di cibi da ingrasso rispetto a quelli sani.

Ancora una volta il nostro cervello ci riserva delle scoperte alquanto strane e forse mai sapremo con certezza qual è il meccanismo esatto che mette in funzione le attività del corpo.

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