California, vietato impedire a clienti di criticare su Facebook

22 Settembre 2014
Aurora Scudieri
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facebook californiaSe sei su Facebook ti esponi a commenti, positivi e negativi, o almeno così dovrebbe essere. Ma non tutti lo capiscono e lo accettano, così negli Stati Uniti da qualche tempo è partita una sorta di censura dei social network.
Alcune aziende, infatti, per evitare cattive pubblicità sulla Rete hanno deciso di chiedere ai propri clienti di firmare un “contratto” nel quale si impegnano a non criticare on line. Se compri o consumi presso un ristorante, un negozio, una ditta, non puoi criticarla su Facebook rovinandole, così, la reputazione presso potenziali clienti.

Ma in California questa clausola di “censura” non potrà più essere applicata. Lo Stato americano ha deciso di lasciare liberi i propri utenti di dire la loro, positiva o negativa che essa sia.
Il governatore della California, infatti, ha deciso di approvare una legge che permette di multare, fino a 10mila dollari (ossia poco più di 7700
euro) le società, i ristoranti, i negozi, le aziende che decidono di mettere in atto questa limitazione chiedendo a clienti e consumatori di accettare la condizione di silenzio on line.

“Un contratto o una offerta di vendita o affitto di un bene o di un servizio non può includere una clausola che obbliga il consumatore a rinunciare ai suoi diritti” spiega il democratico John Pérez, ogni consumatore “non dovrebbe dover affrontare delle sanzioni solo perché ha espresso il suo parere su dei servizi o su un prodotto che ha comprato e la legge californiana ora è chiara sul fatto che nessuna società ora può chiedere il silenzio dei propri clienti”.
Il testo di legge entrerà in vigore nel 2015.

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