Mangiare pesce due volte a settimana migliora l'udito

6 Ottobre 2014
Aurora Scudieri
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pesceIl calo dell’udito, dopo i 60 anni, è un problema serio e, prima di rassegnarsi all‘apparecchio acustico si potrebbe provare a mangiare più pesce. Uno studio americano, infatti, dimostra che il suo consumo, grazie alla sua ricchezza di omega 3 migliorerebbe anche l’udito.

Nel 2007 alcuni ricercatori dell’università di Sydney (Australia) avevano già osservato nelle donne con più di 54 anni, un rischio alto di calo dell’udito sulle basse frequenze per coloro che avevano avuto una alterazione della microcircolazione della retina. La stessa squadra di studiosi aveva mostrato che, su un periodo di cinque anni, circa 3000 donne e uomini di quella stessa età avevano condizioni uditive migliori se mangiavano del pesce almeno due volte a settimana.

Un nuovo studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition analizza 18 anni della vita di 65.215 donne con una età, nel 1991, compresa tra i 25 e i 42 anni. Durante lo studio, 11.606 di esse hanno presentato un
calo dell’udito.
Un numero considerevole che ha permesso agli studiosi della facoltà di biostatistica di Harvard di calcolare l’impatto preciso del consumo di pesce, isolando matematicamente tutte le altre caratteristiche del
soggetto.
Secondo il dottor Sharon Curhan e i suoi colleghi della Brigham and Women’s Hospital di Boston, “i risultati dimostrano ce modificare la dieta può aiutare a ridurre il rischio di perdita dell’udito”.

Ciò non mi sorprende” commenta Jean-Michel Lecerf, direttore del servizio di nutrizione dell‘Istituto Pasteur di Lilla, “dato che gli omega 3 sono molecole presenti in tutte le membrane e soprattutto in quello della chiocciola (orecchio interno), come anche della retina. Questi organi hanno delle funzioni legate alla fluidità delle membrane che dipende proprio dall’omega 3″.
Secondo Laurent Chevallier, medico nutrizionista: “Il consumo di pesce può essere considerato buono per la salute ma bisogna anche considerare che alcuni pesci contengono concentrati di metalli pesanti e perturbatori endocrini nocivi” Il consumo consigliato è quindi “di due porzioni di pesce a settimana, di cui una di pesce grasso come salmone, sardine, sgombri, aringhe, variando i luoghi di provenienza”. Secondo Lecerf questi risultati non debbono essere presi in assoluto. “Sono solo dati epidemiologici e la sordità è un meccanismo multifattoriale. Possiamo solo dire che si conferma l’importanza degli omega 3″.
Quindi, per proteggere il nostro udito, mangiare regolarmente pesce può essere una buona cosa.

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