Londra, vagoni della metro separati per le donne

18 Ottobre 2014
Aurora Scudieri
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metro donneHanno tanto lottato per l’uguaglianza ed ora, nel 2014, si trovano a dover prendere la metropolitana in vagoni separati.

Se chi apprezzerà e chi disprezzerà la proposta inglese di creare delle zone solo per donne all’interno dei trasporti pubblici per lottare contro le aggressioni sessuali in aumento, soprattutto in questi luoghi.

L’idea è stata presentata da Claire Perry, ministro inglese dei trasporti per reagire all’aumento del 20 % delle violenze sessuali nei mezzi pubblici in un solo anno, con 1117 incidenti registrati tra il 2013 e il 2014. A restare vittima di questi incidenti soprattutto le donne. L’idea di combattere la violenza separando donne e uomini è già stata provata nel resto del mondo ma si tratta di una prima volta per l’Europa.

In Giappone, ad esempio, circa il 64% delle donne tra i 20 e i 40 anni sono state vittime di violenza, come contatti non richiesti, nei trasporti pubblici. Sono nati così i “treni rosa” per Women only, che si attivano nelle ore di punta. Questi vagoni esclusivi esistono anche in Egitto dove la percentuale di donne “disturbate” sale al 99,3% e l’86,5% ritengono di non sentirsi al sicuro nei mezzi pubblici. In Brasile la metropolitana di Brasilia e di Rio de Janeiro propone vagoni “rosa”. Le messicane hanno invece la loro linea di bus “solo para damas”, dal 2008. E poi ci sono i mezzi di trasporto privati, come i Pink Taxis a Beyrouth, le Pink Ladies a Londra, i Women Cab a Parigi e i taxi She Ride a New York.

 

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