Francia, animali prima considerati "mobili" per la legge diventano "esseri sensibili"

3 Novembre 2014
Aurora Scudieri
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animali franciaBasta guardare il loro musetto per descriverli così, ma la Francia ha dovuto aspettare l’approvazione della Commissione delle leggi dell’Assemblea nazionale per riconoscere gli animali come “esseri viventi dotati di sensibilità”. Fino ad oggi, infatti, il codice civile francese li definiva un “bene mobile“.

Dopo un lungo e complesso dibattito, quindi, i parlamentari ha adottato l’emendamento presentato dai socialisti e il popolo francese sembra approvare. Tutto parte, infatti, proprio da una petizione lanciata circa due anni fa dalla fondazione in difesa degli animali “30 Millions d’amis“, che ha ricevuto l’appoggio anche di molti intellettuali, come filosofi, scrittori, storici e scienziati francesi.
Grazie ad una proposta di legge che modifichi la concezione delle bestie nel Codice Civile datata 1804, tanto voluta dalle associazioni in difesa degli animali, presto in Francia i nostri cani e gatti vanteranno di tutti i diritti di un essere umano.

L’obiettivo di mettere fine a questo paradosso giudiziario che considera gli animali ancora come degli oggetti, va avanti da molto. Il Codice Civile francese, infatti, associa Fido e Felix a «biens meubles».La proposta di legge chiede di considerare gli animalì come «degli esseri umani dotati di sensibilità (…)». Questa nuova definizione del codice Civile si andrebbe così ad allineare a quella del Codice penale ed escluderebbe gli animali selvaggi, quali ad esempio cervi e cinghiali.
Attualmente il codice penale “riconosce, esplicitamente o implicitamente, gli animali come ‘esseri viventi e sensibili” ma non è lo stesso per il codice civile, spiega il deputato socialista Jean Glavany. L’emendamento permetterà quindi di “conciliare la qualificazione giuridica e il valore affettivo” dell’animale.
«Questo testo di legge è un buon compromesso – spiega Jean-François Legueulle, delegato della Fondation 30 Millions d’amis.- L’animale così non viene più paragonato a un tavolo o ad una sedia.. E, avendo un padrone, si specifica che è soumis au régime des biens». «Ma – precisa- l’animale non è più un bene materiale».

Secondo un sondaggio IFOP realizzato a fine ottobre dall’associazione “30 Millions d’amis”, l’89 % dei francesi si dicono favorevoli a tale cambiamento sul Codice civile.

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