Il Consolato Venezuelano ospita l'Ep de L'esistenza dei mostri

7 Novembre 2014
Marco Miggiano
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IMG_1893Dedicare ed intitolare il primo singolo di un lavoro discografico alla figura del Comandante e Presidente venezuelano Hugo Chavez e riuscire a presentare l’intero lavoro presso la sede del Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli, facendo addirittura commuovere il neo Console Generale Amarilys Gutierrez Graffe, non è certo un operazione semplice e banale.
Ad esserci riusciti, il duo napoletano L’esistenza dei mostri, che ieri mattina ha presentato il loro nuovo Ep dal titolo “Co.Co.Pro. – Condizioni Comatose Prorogate”, disco aperto dal singolo “Chavez”, una piccola perla che ha riscosso immediatamente enorme successo grazie anche ad un divertentissimo e ben fatto video che sta girando sul web già da qualche settimana, per la regia di Renato Zagari. Dietro tutto questo, c’è il lavoro quanto mai prezioso ed efficiente dell’etichetta Subcava Sonora, famosa per essere stata in Italia la prima a lavorare con gruppi che rilasciavano le proprie opere sotto licenze Creative Commons, etichetta rappresentata questa mattina da Sara Manocchio.

Nelle sede del consolato venezuelano a Napoli, che più che una sede istituzionale assomiglia ad una galleria d’arte con quadri ed opere in ogni angolo tra le quali spiccano ovviamente i dipinti raffiguranti Hugo Chavez, l’attuale Presidente dello stato sud americano Nicolas Maduro e quella del rivoluzionario Simon Bolivar, si è dato vita a qualcosa di veramente particolare. Non so se è la prima volta che un progetto musicale viene presentato durante una conferenza stampa all’interno di un consolato, ma oggi le porte e soprattutto i cuori di coloro che lavorano all’interno di questo spazio si sono aperte, trasformandolo quasi in uno di quei non luoghi autogestiti da collettivi di artisti e studenti. Oggi si è voluto concretizzare la nascita reale di alternative concrete a quelle che sono in primis le logiche del diritto d’autore ma anche di coloro che sostengono che dietro ad un disco non ci sia un lavoro politico e culturale. Diciamolo chiaramente, qui i titoli di Bennato ed Enzo Jannacci (Sono solo canzonette e Trattasi di canzonette) fanno a cazzotti con le reali intenzioni del duo L’esistenza dei mostri, dell’etichetta Subcava e di Soundreef, che hanno dimostrato con i fatti come l’alternativa all’attuale monopolio Siae sia possibile, necessaria e nei fatti già realizzata. Qui non si fanno canzonette, qui si fa impone un sistema nuovo.

Ad introdurre la conferenza stampa il Console Aggiunto Marnoglia Hernández Groeneveledt che ha voluto salutare tutti i presenti: “Oggi è un momento molto importante di condivisione culturale che si realizza con tutti voi. La musica ci unisce, la musica è un modo per stare insieme, la musica è amore e noi come popolo venezuelano vogliamo essere un’espressione d’amore per tutti. Questo momento è anche molto importante perché oggi è il primo incontro ufficiale della nostra Console Generale Amarilys Gutierrez Graffe che è arrivata solo qualche giorno fa qui a Napoli”.

A moderare l’incontro, Sarah Manocchio dell’ufficio stampa della Subcava Sonora: “L’alternativa è il filo conduttore che lega tutti noi. Io faccio parte della Subcava Sonora, un’etichetta che diffonde le proprie produzioni solo in creative commons, così come hanno fatto i ragazzi de L’esistenza dei mostri con il loro Ep. Federico, invece, con l’attività di Soundreef è proprio una manifestazione concreta della possibilità di realizzare una differente economia e soprattutto di valorizzare determinati aspetti che spesso vengono schiacciati da un sistema burocratico troppo vecchio ed assolutamente antiquato”.

E’ toccato poi a Mauro Sommella, autore e chitarrista del duo, introdurre e spiegare il loro nuovo lavoro: “Voglio ringraziare prima di tutto il Console e tutto lo staff del Consolato per averci ospitato oggi. Questa è sicuramente una location insolita per la presentazione di un disco, però quanto mai apprezzata da parte nostra. Ho un po’ di difficoltà a parlare dell’Ep perché sono canzoni che ho scritto scavando in profondità dentro me stesso e quindi non avrei altre parole per descriverle se non quelle dei testi. Quello che c’è dentro il disco sono cose che sento molto nel mio intimo ma che poi vengono fuori dal contesto in cui tutti stiamo vivendo cioè un epoca precaria, senza punti di riferimento. Anche la scelta di intitolare il primo singolo dell’Ep “Io sto con Chavez” è stato un modo per lanciare una provocazione in un paese in cui certi argomenti sono un tabù. Le alternative esistono, magari sono ancora lontane ma una via d’uscita è sempre possibile. Dietro questa piccola produzione ci sono tante persone. In primis Francesco Mc doppia C, che ha lavorato al singolo Chavez; poi ci sono i video clip che sono diventati parte integranti di tutto il progetto e con cui siamo riusciti, grazie ai registi, ad ampliare e meglio definire il nostro messaggio. L’ultima motivazione alla base di questo lavoro è quella del copyleft, a cui ci teniamo molto. Oltre a voler raccontare storie con le nostre canzoni, volevamo fare qualcosa di materiale e quindi fin da subito abbiamo scelto di non accettare la logica del copyright e della Siae, cioè quella proprietà intellettuale che concepisce le opere come qualcosa di chiuso che non è possibile far circolare e condividere liberamente con gli altri. Quindi abbiamo scelto le licenze alternative, le creative commons e abbiamo trovato anche l’appoggio di Soundreef, un progetto davvero molto interessante che sta scardinando con i fatti il sistema Siae”.

Marcello Vitale, invece, ha posto l’accento maggiormente sull’aspetto artistico del progetto: “Nel lavoro sono centrali i testi di Mauro. Fin dal primo momento in cui ci siamo avventurati in questo viaggio ho capito che i suoi testi dovevano essere enfatizzati, dovevano risultare centrali. Doveva essere sostanzialmente un progetto di songwriting. Doveva essere la canzone il messaggio principale dell’EP. Ci siamo impegnati molto in questo disco che, anche se è solo di cinque brani, è estremamente intenso e che è orgogliosamente prodotto da noi. Rispecchia esattamente quello che volevamo, quello che sentite è quello che volevamo. Quasi tutti i suoni che sentirete nell’Ep provengono da un mandolino elettrico, grazie ad un lavoro di ricerca che sto portando avanti da un po’ di tempo e che ha un significato anche simbolico”.

A chiudere gli interventi il rappresentate di Soundreef, Federico Camici: “Come Soundreef siamo contenti di essere qui oggi perché quest’album, già leggendo le parole stampate sul libretto, come i testi delle canzoni e le dediche, si capisce che ha degli ideali in comune con quella che è poi l’ideologia che è alla base con cui è stato costruito il progetto Soundreef, ovvero l’accesso alla cultura e l’alternativa a un modello esistente. Una possibilità concreta quindi di far crescere le cose dal basso, il che non è stato sempre semplice. Nello specifico, Soundreef è una società inglese che si è lanciata nel mondo del diritto d’autore, proponendo un’alternativa alla Siae, utilizzando alcuni punti fermi come la tempestività, la trasparenza e la capacità analitica. Sino ad oggi le società come la Siae, pagano gli autori a 18 mesi di distanza da quando maturano i diritti. Questa cosa per noi non è giusta e così facciamo in modo che gli autori vengano pagati entro 90 giorni da quando fanno un concerto ed entro 7 giorni possono avere visibile sul loro account on line tutto ciò che hanno guadagnato. E’ un meccanismo di ripartizione dei diritti basato sulla trasparenza. Abbiamo creato quindi dei meccanismi di semplificazione del diritto d’autore e di recente abbiamo ricevuto una sentenza in Italia che sostanzialmente legalizza il lavoro di Soundreef anche nel nostro paese. Oggi quindi siamo un’alternativa alla Siae a 360°”.

L’alternativa quindi esiste e se volete ascoltare dal vivo chi ha scelto di scommettere su questa reale alternativa lo potrà fare il prossimo 14 novembre quando L’esistenza dei mostri presenterà il proprio album in un locale del centro storico di Napoli, il George Best.

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