Cyberbullismo, internet e televisione. Ne parliamo con il Moige

14 Novembre 2014
Rosa Anna Buonomo
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Antonio Affinita - direttore generale MoigeGiovani e nuove tecnologie. Cyberbullismo e rischi della rete. Bambini e  televisione.
Ne abbiamo discusso con Antonio Affinita, direttore generale del Movimento Italiano Genitori (Moige).
Ecco cosa ci ha raccontato..

I giovani hanno un rapporto particolarmente stretto con internet e le nuove tecnologie. Quali sono i rischi concreti in cui si incorre e in che modo il genitore può tutelare il minore?

La rete nasconde diverse insidie soprattutto per i minori. I pericoli più concreti, per chi naviga abitualmente, riguardano i cosiddetti cybercrimini. I casi di cronaca confermano l’ascesa di fenomeni come il cyberbullismo e adescamento online, che portano sempre più spesso all’isolamento o al suicidio. A questi reati si aggiungono le cosiddette sfide virtuali tra coetanei, in cui gli adolescenti compiono gesti pericolosi, li documentano con uno smartphone e si taggano, invitando gli amici a ripetere la sfida. Tra i più diffusi in Italia cito ad esempio quelli legati all’alcol come il binge drinking e neknomination, ma ne esistono molti altri a seconda delle situazioni. In tutti questi casi il pericolo più grande è l’emulazione con grossi rischi per l’incolumità dei nostri figli.

Parliamo di cyberbullismo. Quanto è diffuso? Come prevenirlo e come combatterlo?

Non esistono dati precisi sul cyberbullismo. La diffusione del fenomeno il più delle volte può essere dedotta solo dai casi di cronaca, ossia quando il cyberbullo ha già colpito. Possiamo però dire con certezza che i nostri figli non adottano comportamenti sicuri sul web. Dall’indagine “La mediatica dei nostri figli” (2013), promossa da Moige e curata dal prof. Tonino Cantelmi, emerge che quasi il 60% dei ragazzi non ha problema nel dichiarare di essersi divertito nel ricevere o inviare foto o video e solo 1 su 10 si connette per studiare e fare ricerche. Internet è sicuramente il luogo privilegiato per la vita relazionale: 1 ragazzo su 4 usa Internet per cominciare una nuova amicizia e il 28% stringe rapporti con sconosciuti. La prevenzione parte dalla sensibilizzazione di genitori e ragazzi sull’uso sicuro del web: attraverso campagne mirate è possibile diffondere i comportamenti più adatti per non “cadere nella rete”.

Qual è il ruolo che riveste oggi il genitore?

I genitori oggi sono chiamati ad educare i più piccoli e a farli crescere con maggiore consapevolezza dei pericoli che li circondano. Madri e padri rappresentano una guida, un modello per loro: devono trasmettere ai più piccoli i valori in cui riconoscersi e instaurare con loro un rapporto pedagogico basato sul dialogo ma anche sui “no” fermi.
E’ stato di recente pubblicato il rapporto annuale del Moige sulla stagione televisiva 2013/2014. Come giudica l’offerta televisiva odierna?
Nella tv attuale due tendenze ci preoccupano più d’altre: il successo del trash e la tendenza alla spettacolarizzazione. Vengono trasmessi, senza distinzione di fasce orarie, programmi che veicolano modelli discutibili e in alcuni casi del tutto inadatti ai minori. Nella maggior parte dei casi l’offerta televisiva italiana, lungi dalle caratteristiche positive della tv family friendly si appiattisce su ciò che fa ascolto e dimentica parallelamente la necessità di fronteggiare le esigenze un pubblico costituito dalle famiglie. Ecco perché una tv che non tutela i minorenni non può essere promossa.

Quali sono i programmi che premia e quelli che boccia?

In “Un anno di zapping 2013/2014” abbiamo assegnato la Conchiglia Moige ai prodotti tv family friendly, suddividendoli in 4 categorie. Abbiamo premiato tra  le fiction che “esprimono una rappresentazione autentica della realtà e incentivano i legami familiari” come Adriano Olivetti – la forza di un sogno, Braccialetti Rossi, Il Segreto, Non è mai troppo tardi, Un matrimonio; tra i programmi di intrattenimento, che si distinguono per “buon gusto e valorizzazione della dignità della persona” i più significativi sono Boss in incognito, Ma come ti vesti!?, Masterpiece, Tale e Quale Show e Sky Tg24 pomeriggio. Allo stesso modo sono stati riconosciuti i meriti dei programmi per ragazzi e cartoni animati come Il sogno di Brent, Gulp inchieste e Next tv, che “usando un linguaggio proprio dei bambini traspongono le qualità umane in modo semplice ed appropriato”, così come di quegli spot (tra cui Plasmon, Kinder, Edison, Melinda e Nissan) che vendono il prodotto attraverso qualità positive come l’ironia, l’eleganza, gli stili di vita sani. Sono state invece bocciate tutte quelle trasmissioni fatte di gossip, scandalo e volgarità che non rispettano la sensibilità dei minori, tra cui Il peccato e la vergogna 2, Grande Fratello 13, Pomeriggio 5, Uomini e donne e Geordie Shore.

Quanto i bambini abusano della televisione e cosa può fare il genitore per evitare una sovraesposizione?

Per evitare la sovraesposizione dei nostri figli dovremmo aiutarli a riscoprire la bellezza del gioco all’aperto, del dialogo, delle attività che coinvolgono tutta la famiglia. Solo aiutandoli a comprendere la reale importanza di questi momenti i giovani non avranno più il bisogno compulsivo di connettersi o di incollarsi alla tv per impiegare il loro tempo libero. Bisogna inoltre essere rigorosi nelle decisioni, nel dire no a certe richieste per il loro bene. Evitare la tv in camera per esempio è sicuramente una contromisura atta ad impedire che i nostri figli le stiano incollati fino a tarda ora.

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