Nasce il contraccettivo low cost per i paesi del terzo mondo

16 Novembre 2014
Aurora Scudieri
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contraccezioneTanti figli, molti dei quali, a causa di malattie e poco cibo per nutrirli non riescono a sopravvivere. Il controllo delle nascite nei paesi del terzo mondo è una necessità per cercare di limitare tragedie umane. Ma il costo dei contraccettivi classici, quali la pillola o la spirale, spesso è inaffrontabile. Nasce così Sayana Press, un sistema nuovo e low cost, per controllare la fertilità di circa 120 milioni di donne di 69 paesi quali l’Africa e l’Asia del Sud.

Realizzato dal laboratorio americano Pfizer in collaborazione con la fondazione Gates e Children’s Investment Fund Foundation, questo contraccettivo costerà meno di un dollaro per dose e permetterà di essere protetti da gravidanze indesiderate per tre mesi. Il suo sistema di iniezione a dosaggio unico, inoltre, permetterà alle donne di gestirsi in modo autonomo, con una puntura simile a quella per l’insulina.
Il Dottor Chris Elias, responsabile del programma di sviluppo della fondazione Gates, nel presentare questo rivoluzionario mezzo di contraccezione, ha spiegato come questo è stato pensato per gli abitanti delle zone rurali isolate, che non hanno accesso ai centri di cura.

L’iniziativa mira ad estendersi su larga scala, con un programma pilota
lanciato in quattro paesi africani (Burkina Faso, Uganda, Nigeria e Senegal) in gennaio 2014 per la Londres Family planning 2012. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di facilitare l’accesso alla contraccezione per le donne dei paesi in via di sviluppo. Sarebbero infatti circa 222 milioni in tutto il mondo le donne a non disporre di un mezzo per decidere se mettere al mondo dei figli, secondo un rapporto del Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (UNFPA).
Ogni anno circa 75 milioni di gravidanze sarebbero “indesiderate”, molte delle quali metterebbero in pericolo la vita della madre e del bambino.
Questa infatti è la prima causa di morte nelle donne tra i 15 e i 19 anni nei paesi poveri, come mostrano le cifre dell’associazione Save the Children. Il progetto Family Planning permetterà di bloccare 100.000 decessi di donne all’anno.
Quando le donne hanno la possibilità di programmare quando avere un figlio hanno più possibilità di sopravvivere durante la gravidanza e dopo il parto e di avere dei figli sani” conclude Chris Elias.

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