Il clamoroso flop dei Google Glass

18 Novembre 2014
Giovanni Pili
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Inutili e troppo costosi. I Google Glass potrebbero rivelarsi il più grande flop della tecnologia di inizio millennio.

Google-Glass-Dating-app-scriptLo scorso marzo ci eravamo già occupati dei Google Glass, in particolare riguardo la loro presunta capacità, mediante apposito software, di leggere le emozioni. Si prevedevano già incassi milionari e una eventuale applicazione in campo medico, già sperimentata con successo in Italia l’aprile scorso.

Oggi a distanza di diversi mesi l’entusiasmo sembra essersi spento. La prima uscita in commercio prevista per Natale slitta già a gennaio, in molti pensano che la data verrà spostata ulteriormente. Cosa non va a Mountain View? Ad oggi nove sviluppatori su sedici si sono defilati dal progetto e il suo ideatore, Babak Parviz si è dimesso; gli investitori col ritiro di Twitter si stanno dileguando, i beta tester lamentano gravi carenze nell’assistenza tecnica, eccetera.

Quel che colpisce è soprattutto il prezzo, che non sembra essere proporzionato alla sua utilità (meno di un iPhone 6) e praticità (al momento decisamente scarsa). Si va dai 1500 ai 600 euro (una sorta di versione ridotta per i meno abbienti) e gli esperti di merketing sono stati categorici: «Il mercato non è pronto» (cfr. l’articolo di Caterina Minucci, Il Fatto Quotidiano, 18 novembre 2014) ed il grande filosofo e linguista Noam Chomsky li ha apostrofati – non a torto – come «ridicoli» e «orwelliani».

Non di meno la loro utilità a livello medico e industriale non dovrebbe essere sottovalutata così presto, in fondo anche questi sono dei “mercati”, che i potenziali investitori non dovrebbero trascurare.

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