Panini troppo salati, un rischio per la salute

22 Novembre 2014
Aurora Scudieri
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paniniLa tua pausa pranzo è fatta di panini-panini-panini? Veloci, economici, comodi e buoni i panini, in forte crescita nella nostra alimentazione sempre più fast, sono in realtà un pericolo per la nostra salute. Come dimostra uno studio svolto dal dipartimento americano dell’agricoltura (USDA), pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, gli adulti che amano i panini presentano un tasso di sodio più alto rispetto alla media.

Le 6000 persone intervistate avevano consumato troppo sodio (un grammo di sale contiene 0,4 grammi di sodio). La quantità di sodio ingerita era di 3,9 g (ossia 9,75g di sale) per i consumatori di panini, contro i 3,2 g (8g di sale) per chi non ne mangiava. Secondo gli autori i sandwiches apporterebbero in media 1/5 del consumo quotidiano di sodio raccomandato dall’USDA che è di 2,3 g (5,75g di sale), ossia un cucchiaino da caffè.

Il consumo in eccesso di sale porta numerosi problemi, come l’ipertensione arteriosa, il cancro dello stomaco e lo sviluppo di malattie cardiovascolari e renali.
Secondo Patricia Guenther, nutrizionista presso l’Università dell’Utah, il problema è negli ingredienti. Il consumo quotidiano di panini porta a consumare un tasso troppo elevato di sodio.

 

“I salumi spesso presenti nei sandwiches, è una delle categorie di alimenti più ricchi di sodio. Le persone non devono completamente eliminare questo prodotto dalla propria dieta ma devono limitarne il consumo”.

 

I ricercatori hanno aggiunto che anche formaggio e pane a base di lievito figurano nella lista degli alimenti più ricchi di sodio.

Rhonda Sebastian, tra i principali autori dello studio, spiega come il segreto, alle volte, è nella grandezza dei panini e suggerisce di privilegiare alimenti freschi che normalmente hanno meno sodio di quelli a lunga conservazione. “Bisogna prendere l’abitudine di farsi il panino da soli rispetto a comprare quelli già fatti in vendita nei supermercati” consiglia la nutrizionista.

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