App per vedere l'inquinamento della propria città in 3D

23 Novembre 2014
Aurora Scudieri
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appAvete voglia di sapere cosa respirate? Se siete così masochisti e vivete o siete in viaggio in Francia il vostro nuovo giochino si chiama 3D Aircity e permetterà di visualizzare il livello di inquinamento di ogni punto della propria città per scegliere, magari, il posto migliore in cui portare al parco vostro figlio.

Con un semplice clic sullo smartphone infatti una mappa in 3D mostrerà la diffusione delle polveri sottili presenti nell’aria. L’obiettivo di Aircity, primo simulatore in 3D sulla qualità dell’aria creato da Airparif, agenzia francese della qualità dell’aria,insieme al Commissariato per l’energia atomica (CEA) e da alcune realtà specializzate quali Aria Technologies e Mokili, è proprio quello di mostrare giorno per giorno l’evoluzione dell’inquinamento e aiutare, in questo modo, chi soffre di malattie respiratorie a evitare i luoghi peggiori.

Si tratta ancora di un prototipo, ma presto questa nuova app permetterà anche di vedere come e quanto la singola industria o la circolazione di quella determinata superstrada influiscano sull’inquinamento dell’intera cittadina.

In certe vie con una circolazione di auto molto forte, infatti, l’app mostrerà quello che gli specialisti chiamano “effetto Canyon”, forte concentrazione di microparticelle.
Le persone potranno conoscere il livello di concentrazione dell’inquinamento e organizzare cos il proprio tragitto per limitarne l’esposizione” spiega Frédéric Mahé, a capo del progetto Aircity.Questa app potrà cos essere un attrezzo utile non solo a specialisti urbanistici ma anche a gente comune” conferma l’ingegnere di Airparif.
Grazie a questo strumento, infatti, si potrebbe pensare a nuovi quartieri pensati proprio per mantenere un livello ottimale di qualità dell’aria.

Seguendo una politica del miglioramento della qualità dell’aria, Aircity lavorerà per la riduzione delle emissioni portando anche a nuove politiche per limitare le auto diesel in determinati quartieri”.

L’app, una prima mondiale, è in attesa di finanziamenti per superare la fase pre-industriale. “L’app risponde alla domanda dei cittadini perché renderà visibile l’inquinamento” spiega Frédéric Mahé.

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