Yik Yak, nuovo social anonimo che sfida Twitter

Twitter non ti dice più nulla e cerchi un social network dove pubblicare in modo anonimo i tuoi commenti? Allora Yik Yak è quello che fa per te.

Il nuovo arrivato nella Silicon Valley punta tutto sull‘anonimato e la geolocalizzazione ed è stato acquistato per 62 milioni di dollari, secondo il Wall Street Journal. La start-up americana avrebbe, ad oggi, un valore di 300 milioni di dollari, poco rispetto a grandi nomi quali Facebook e Twitter, forse perché fino ad ora non esce dai confini Americani dove però, sta pian piano conquistando università e licei.

Se Secret e Whisper, anch’essi basati sull’utente che resta anonimo, si accontentano di arrivare “dopo”, Yik Yak invece ha puntato a prendere il posto di Twitter.

I post, con un limite di 200 caratteri, si presentano cronologicamente e nel raggio dei 3 chilometri di distanza da dove ci troviamo noi, come per dire che ci interessa solo quello che ci sta accadendo intorno. E’ comunque possibile, con una opzione, vedere anche i messaggi (o «Yaks») postati da più lontano.

Attualmente l’app è riservata ai maggiorenni, eppure in certi licei, approfittando dell’anonimato, i giovani studenti entrano in Yik Yak per lanciare degli allarme bomba creando scandalo e discussioni. Per reagire a queste gli ideatori della start-up hanno decido di aumentare le precauzioni intensificando la «geofencing»: Yik Yak infatti, riesce a bloccare l’invio di messaggi dall’85% delle scuole americane. Rinunciando alle scuole, però, il nuovo social punta alle università e ai campus, proprio come ha fatto inizialmente Facebook.

Prossimo passo: estendersi fuori Usa. La start-up, infatti, è attualmente alla ricerca di studenti stranieri che vogliano portare Yik Yak nei propri atenei. Al momento l’app rimane in inglese ma presto avrà tutte le carte in regola per arrivare anche da noi.