Parigi, la capitale del figli unici

15 Dicembre 2014
Aurora Scudieri
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figlio unicoArrivano tardi, cambiano la vita, aumentano i costi. Così sempra più coppie decidono di fermarsi al primo figlio. Una realtà forte soprattutto in Europa, e in grande crescita nella capitale francese. I parigini, infatti, sono sempre più distanti dal classico ritratto familiare: papà + mamma + figli.
“Circa la metà delle coppie parigine hanno solo un figlio, contro il 42% di quelle che vivono nel resto del paese”, spiega Nathalie Couleaud, all’origine dello studio che ha portato a questa scoperta del calo di baby boom sul secondo erede sotto la Tour Eiffel.

I motivi sono diversi: gli studi universitari si prolungano e così i parigini arrivano più tardi nel mondo del lavoro, il che allontana la decisione di fare il primo figlio. Le donne della capitale francese conoscono le gioie della maternità, in media, a 33 anni, ossia 3 anni dopo quelle del resto della Francia. Si concentrano sul lavoro e poi, improvvisamente, si rendono conto che il loro orologio biologico fa tic tac!
La procreazione medicalmente assistita è una realtà oggi ma dà alle donne l’illusione che si possano fare figli a qualsiasi età. Ma non è così dato che neppure la PMA può far nulla contro la diminuzione di ovociti e la perdita di qualità di questi” spiega Muriel Flis-Trêves specialista in fecondazione a Parigi. Il secondo figlio, dunque, rischia di dover arrivare dopo i 40 anni e non è sempre così semplice che arrivi.

In tutto ciò pesa anche il fattore economico e le separazioni, in grande aumento sotto la Tour Eiffel.Le statistiche mostrano come dopo una separazione le donne restano più spesso sole, rispetto agli uomini” spiega Nathalie Couleaud. “Spesso inoltre il nuovo compagno ha già figli suoi e non se ne vogliono altri”.

Come spiegano gli specialisti dell’Istituto nazionale di studi demografici francese “contrariamente ai paesi del resto del mondo i francesi però non amano il figlio unico. La concorrenza con la Cina è lontana ed impossibile ma questa tendenza inizia a farsi vedere nelle statistiche”.

 

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