Un “simbolo religioso” incompatibile con il “principio di neutralità del servizio pubblico”. Così il tribunale amministrativo di Roche-sur-Yon,
Comune francese, ha vietato la realizzazione del presepe nell’atrio del Consiglio generale di Vendée
Il bue, l’asinello e i Re Magi, quindi, vengono per la prima volta sfrattati
in nome di una coerenza laica.
All’origine della decisione, la fédération locale de la Libre pensée che già da qualche anno ha deciso di presentare una serie di ricorsi al tribunale amministrativo per far rispettare i principi laici. Una usanza, quella del presepe, secondo l’Associazione, da combattere, perché sarebbe “offensivo vedere simboli religiosi in un luogo pubblico”.
Il Conseil Général di Vendée, con la voce del suo presidente Bruno Retailleau, ha deciso di reagire con un comunicato stampa “Il rispetto della laicità non è nell’abbandono delle nostre tradizioni e nel taglio delle nostre radici culturali. Bisogna quindi anche impedire le stelle comete in ogni ghirlanda natalizia perché anch’essa è un simbolo religioso?”. E ha annunciato di presentare ricorso.