Sessismo sotto l'albero. La lotta ai giocattoli di genere

21 Dicembre 2014
Aurora Scudieri
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giocattoliPer tuo figlio, maschio, e tua nipote, femmina, compreresti lo stesso regalo? Natale è alle porte e un rapporto presentato dai senatori francesi Chantal Jouanno e Roland Courteau mette in evidenza “l’importanza dei giocattoli nell’eguaglianza tra maschi e femmine” e propone 10 raccomandazioni per lottare contro i “giocattoli di genere“. Macchinina a lui, bambolotto a lei. Lo stereotipo sarebbe nascosto dentro i pacchi regali di Natale e contribuirebbe alla creazione della mancanza di eguaglianza tra uomini e donne nella società.

Così, dopo aver invaso i negozi di giocattoli, affollati in questo periodo, un gruppo di senatori francesi, guidato da Chantal Jouanno (UDI) e Roland Courteau (PS) ha presentato un rapporto sull’“Importanza del giocattolo nella costruzione dell’uguaglianza tra maschi e femmine” invitando tutti, e in primo luogo costruttori di giochi e genitori, a lottare contro “gli stereotipi ci genere” con una petizione dal titolo: « l’égalité et le « vivre ensemble » commencent avec les jouets » (“l’uguaglianza e il vivere insieme comincia con il giocattolo”).

Secondo il rapporto si tratta di uno stereotipo in crescita. Un tempo, infatti, i giochi non erano così diversi tra i due sessi “il periodo attuale è caratterizzato da una forte separazione degli universi di giochi per bimbe e bimbi”. “Nonostante una lotta continua per l’eguaglianza tra i due sessi” il mercato dei giocattoli diversifica sempre più la propria offerta in funzione al sesso dei bambini, sottolineano gli autori. Questa evoluzione “risale ad una ventina di anni fa” e si traduce in una diversificazione sempre più forte tra maschi e femmine: cataloghi con pagine per femmine e per maschietti, giocattoli rosa e blu per distinguere i sessi…

Così, nelle 1580 pagine di cataloghi di giochi studiate, il 27% è destinato a maschi, il 25% a femmine, il 15% dei giocattoli sono in due versioni e solo il 33% presentano giocattoli misti. Molto meno che negli anni 1960, dove ad esempio si trovava il kit di cucino che vedeva maschietti e femminucce giocare insieme per preparare vestiti alle bambole, impossibile oggi. Negli anni 1970-1980, i giocattoli erano molto più unisex rispetto all’inizio degli anni ’90. Una evoluzione da attribuire allo “sviluppo aggressivo del marketing” e alla “nascita di grandi gruppi industriali internazionali”.

Tra sorelle e fratelli, quindi, non è più possibile scambiarsi i giochi ed il mercato ci guadagna dato che va comprato tutto doppio.

Per lottare contro la diffusione degli stereotipi la “delegazione dell’uguaglianza di possibilità tra uomini e donne” presieduta dal senatore Chantal Jouanno ha trasmesso 10 raccomandazioni tra le quali una carta delle buone pratiche destinata ai produttori di giocattoli per chiedere loro un impegno a creare giocattoli uguali per i due sessi.

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