Capodanno, tradizioni e superstizioni negli altri Paesi

26 Dicembre 2014
Imma I.
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capodanno

In Spagna a mezzanotte, invece di mangiare le lenticchie, mangiano 12 chicchi d’uva (uno per ogni rintocco dell’orologio principale di ogni città, molta gente si riunisce per aspettare i rintocchi di quello di Puerta del Sol a Madrid.)

In Russia invece dopo il dodicesimo rintocco dell’orologio si apre la porta di casa e si accoglie l’anno nuovo.

Il Capodanno Cinese, o lunare, cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio. Seguono questo calendario anche il Giappone, la Corea, la Mongolia, il Nepal e il Bhutan.
In Giappone, prima della mezzanotte le famiglie si recano presso i templi per bere sakè e ascoltare 108 colpi di gong. In questo modo si purificano. Sembra infatti che per loro i peccati che si possano compiere in un anno siano 108, e il gong ha una funzione catartica.

In Ecuador e in Perù vengono esposti, fuori ogni casa, dei manichini in cartapesta che a mezzanotte vengono bruciati per le strade.

In Germania a Capodanno ci si maschera come se fosse Carnevale.

In India invece è buona usanza festeggiarlo in compagnia, non in casa, per strada, con quante più persone possibile.

In Romania, a Capodanno per propiziare la natura, il raccolto, è buona usanza ‘parlare con gli animali’. Sono tradizioni legate molto alla vita rurale. ‘Parlare’ con il bestiame per propiziare un anno ricco di latte, di formaggio.

In Grecia la notte di Capodanno il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra.

In Sudamerica si mangiano dodici chicchi d’uva e si esprimono altrettanti desideri, uno per ogni mese dell’anno. In Brasile in particolare si usa indossare vestiti bianchi o dorati.

Insomma paese che vai usanza che trovi.

Imma I.

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