Per riprendersi dalla fine di un rapporto bisogna pensare

18 Febbraio 2015
Aurora Scudieri
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essere lasciatiIl tuo ragazzo ti ha mollato da un mese oramai e, per stare meglio e far passare il dolore, tutti ti hanno consigliato di distrarti, buttarti a capo fitto nel lavoro, uscire con gli amici, per non pensarci, perché se non ci pensi passa prima? Nulla di più sbagliato!

Secondo uno studio pubblicato sul journal Social Psychological and Personality Science, infatti, chiudersi a doppia mandata in casa, non aprire a nessuno e passare giornate intere sul divano a pensare e ripensare al tuo ex, ai motivi della rottura, agli errori e alle situazioni che hanno portato a quel punto, sarebbe la vera soluzione per guarire prima.

Paragonando tra loro due gruppi di persone che da poco erano state lasciate, in effetti, gli studiosi sono giunti a questa conclusione. Il primo gruppo ha dovuto analizzare e cercare di riflettere sui motivi della separazione, continuamente, per nove settimane. Mentre il secondo gruppo doveva distrarsi, fare altro, uscire, limitandosi a pensare alla rottura solo per due volte: all’inizio e alla fine dell’esperimento. Conclusione: il gruppo che ha passato nove settimane a torturarsi con i “perché” al termine dell’esperienza si sarebbe sentito meglio e sarebbe stato pronto a riprendere la propria vita.

Le classiche domande quali: “come mi ricorderà?”, “amavo lui o il nostro essere coppia?”, “è il momento di cambiare il mio colore di capelli?”, “c’era in lui qualcosa di buono?”, “ho sbagliato io o lui?” sarebbero, secondo gli studiosi, un modo per analizzare e riconquistare la propria indipendenza. “Spingerei chiunque sia rimasto vittima della fine di una storia a pensarci, per uscirne sul serio” spiega la ricercatrice Grace Larson che ha gestito lo studio. Per intraprendere il futuro, quindi, è necessario chiudere davvero con il passato e per farlo non bisogna più avere conti e domande in sospeso.

 

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