La salute prima di tutto. E‘ l’augurio che tutti facciamo a chi vogliamo bene, e non sono solo parole. Una persona su tre, infatti, sceglierebbe, secondo un recente studio, di vivere meno a lungo invece di prendere medicine a vita. Vivere qualche settimana in meno, ma senza medicine, cure, terapie. Così hanno scelto un terzo dei volontari dello studio pubblicato sulla rivista americana Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes. Alcuni ricercatori dell’università della California a San Francisco dell‘ateneo della Carolina del Nord hanno chiesto a 1000 volontari, tutti di una 50ina di anni, di rispondere alle domande di un questionario su Internet. Tra le domande presenti anche: “Di quanto sareste disposti ad accorciare la vostra vita per non dover seguire una cura cardiaca costante?”. Altre domande chiedevano quale sarebbe stata la somma che sarebbero stati pronti a investire per evitare di dover passare una vita intera sotto farmaci.
Analizzando le risposte si è concluso che l’8 % dei partecipanti accetterebbe di accorciare di 2 anni la propria vita pur di evitare di prendere una pillola al giorno, il 21 % rinuncerebbe ad un periodo da 1 settimana ad un anno intero e il 70 % invece preferirebbe vivere sotto farmaci piuttosto di morire in anticipo.
Il 13 % sarebbe inoltre disposto ad aumentare i rischio di morte prematura per evitare la pillola quotidiana e il 9 % tollererebbe un aumento del 10 % di rischi in più. Circa il 62 % dei volontari, invece, non vorrebbe correre alcun rischio per evitare un medicinale. Infine, il 21 % sarebbero pronti ad investire 1000 dollari (circa 870 euro) o più per evitare medicine a vita e il 43 % dichiarano che non pagherebbero nulla.
“Abbiamo voluto dimostrare quanto prendere una medicina quotidiana influisca sulla qualità di vita di un paziente” spiega Robert Hutchins, autore dello studio e docente dell’università della California, “Essere contrari ad assumere una pillola al giorno porta alcuni pazienti a preferire la morte prematura”.