Manca sempre qualcosa in frigo, c’è sempre bisogno del pane fresco e dei pannolini per il pupo. E così ci ritroviamo a passare tre ore a settimana tra gli scaffali del supermercato.
Secondo uno studio svolto dal centro francese Insee, i residenti delle grandi città passano 23 minuti al giorno, ossia 2 ore e 41 minuti a settimana, a fare la spesa. Si tratta, quindi, dell’ 11% del tempo dedicato alla cura della casa. Questa durata, nonostante la crisi e la comodità di discount che offrono tutto nello stesso negozio, senza bisogno di girare tra macellaio e panettiere, è stabile da 1974. Cambia, invece, il modo di fare la spesa.
• Sempre più uomini a fare la spesa Le donne dedicano 6 minuti in più degli uomini, ogni giorno, a riempire il frigorifero. Uno scarto che è dimezzato dal 1974. La presenza sempre più forte degli uomini nei supermercati va di pari passo con il loro maggiore impegno nei compiti della casa: spesa, pulizia, cucina, cura ed educazione dei bambini. Certo, dedicano solo 2 ore e 36 minuti alle attività domestiche contro le 4 ore e 7 minuti delle donne. Ma lo scarto è sceso molto negli ultimi 35 anni dato che il loro ruolo attivo è cresciuto di 33 minuti al giorno e sceso di addirittura 1 ora e 25 minuti per le donne, sempre più impegnate nel lavoro fuori da casa.
• La spesa non si fa più a piedi Se nel 1974 il 53 % del tempo dedicato a fare la spesa era dovuto al raggiungimento, a piedi, del supermercato, oggi questo tempo si riduce solo al 17 %. Cresce invece la percentuale di chi va a far la spesa in auto (65 % contro il 38 % del 1974). Un aumento dovuto senz’altro alla presenza di grandi supermercati sempre più fuori città.
• La mattina (10h35) fa concorrenza alla pausa pranzo Gli orari di apertura dei supermercati sono aumentati notevolmente, con le porte che si spalancano prestissimo la mattina e si chiudono più tardi la sera, ma il momento più frequente per fare la spesa resta in tarda mattinata, ore 10h35 anche se cala dall’ 8,5% al 6,4% tra 1974 e 2010e la pausa pranzo, tra le 13 e le 14 heures che aumenta da 0,4% a 1,2%. Invece l’orario dopo le 20 resta poco utilizzato con una percentuale di solo lo 0,3 % nel 2010, contro lo 0,1 % nel 1974.
• Spese sempre più lunghe il sabato Più tempo libero, più tempo per fare la spesa. I due momenti di punta per fare la spesa il sabato sono: tra le 10 e le 11 e tra le 15 e le 17. La durata media della spesa del sabato è di 88 minuti, contro i 68 del 1974. La domenica invece il culmine è alle 10e40 (5,4 %) un aumento dovuto alla presenza sempre più frequente di negozi aperti. Nel pomeriggio invece la percentuale è dell’ 1,4 % tra le 14 e le 19 e la durata media è passata da 40 a 62 minuti.
• Un obbligo invece che una uscita piacevole in famiglia Invece di essere considerata una uscita piacevole, il 46 % dei consumatori lo considera un obbligo (contro il 30% del 1974). Ma più si è l’età sale e più l’uscita per le spese, e quindi momento di socializzazione, è vissuto come qualcosa di piacevole mostra l’Insee. Le persone sole, o che vivono in coppia senza figli, apprezzano più degli altri questo momento (33 % e 38 %). Mentre papà e mamme lo vivono male e come momento di stress.