Brasile, troppi cesarei, il governo decide di intervenire

2 Marzo 2015
Aurora Scudieri
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cesareo-Il 56% delle nascite in Brasile si svolge attraverso taglio cesareo, contro una media, mondiale, del 18%. Dei numeri impressionanti che hanno fatto ottenere al Brasile un primo posto indesiderato, a tal punto che il governo ha scelto di intervenire. La “colpa” di questi numeri sembra essere delle ostetriche ma non solo, anche delle future mamme le quali sembrano preferire il cesareo al parto naturale.

L’Organizzazione mondiale della salute, nei dati emessi qualche anno fa, ha decretato che la percentuale consigliata da non superare per i tagli cesarei sia del 15 %. Tasso lontanissimo dal 56% delle cliniche pubbliche brasiliane, che sale fino all’84,6 %, addirittura, in quelle private.

Ma il governo non ci sta più. “L’epidemia di cesarei nel paese è inaccettabile, si tratta di un problema di salute pubblica” ha spiegato il ministro della salute brasiliano Arthur Chioro, annunciando un piano per combattere questo trend. Ogni medico dovrà giustificare la scelta di compiere un cesareo e le cliniche private dovranno informare le future madri sui rischi ai quali si espongono scegliendo la strada dell’intervento chirurgico. Un parto cesareo, infatti, aumenta del 120 % i rischi di malattie respiratorie nel nascituro e moltiplica per tre il rischio di morte della madre, sottolinea il ministero.

La colpa è certamente di ostetriche e madri, ma soprattutto dei medici. Nel paese dove oltre la metà della popolazione ha una assicurazione privata, il cesareo è una comodità per le ostetriche, che evitano parti il giorno di Natale, il 31 dicembre, durante le partite importanti della nazionale di calcio brasiliana e il piena notte. “All’università, gli studenti si preparano solo per i tagli cesari, hanno paura delle complicazioni in caso di parto naturale” conferma Maria do Carmo Leal, ricercatrice alla Scuola di salute pubblica di Fiocruz.

La chirurgia estetica, inoltre, in Brasile va moltissimo e le cicatrici dovute al cesareo spariscono in fretta. Ma per spingere le future mamme a questa scelta, a quanto pare, i medici si poggiano molto anche sull’assenza, almeno al momento del parto, di dolore che è, secondo una ricerca svolta da Maria do Carmo Leal, la principale causa della scelta.

Per le mamme al secondo o terzo figlio, inoltre, il cesareo ha anche un altro vantaggio, le permette, contemporaneamente, di realizzare la chiusura delle tube. Un terzo delle brasiliane, infatti, prendono questa strada per evitare altre gravidanze.

Se le cliniche private spesso sono prive di una squadra notturna per accogliere la donna in travaglio, si rifanno offrendo molti servizi e vantaggi a chi sceglie il cesareo: come l’aiuto e il sostegno di un astrologo per scegliere data e ora migliore per partorire,o ancora una sala di proiezione per far assistere a tutta la famiglia al momento della nascita dell’erede. Combattere questo trend, a quanto pare, sarà dura.

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