Le avventure di Pippi Calzelunghe censurate, contro affermazione razzista

4 Marzo 2015
Aurora Scudieri
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pippi calelungheIl razzismo è dove lo si vuole vedere, per forza? Forse sì. Dopo tanti anni dalla sua uscita e non poche polemiche, la figlia della scrittrice Astrid Lindgren, autrice di Pippi Calzelunghe, ha deciso di censurare l’opera facendo sparire l’espressione “il Re negro” dalle ultime versioni.

Le hanno visto i nostri genitori da piccoli, le abbiamo visto noi e forse le vedranno anche i nostri figli. Ma le avventure di Pippi Calzelunghe non saranno più le stesse dopo che Nyheter Karin Nyman, figlia di Astrid Lindgren (1907-2002), ha annunciato che nella nuova versione dell’opera il personaggio di Ephraïm, papà della protagonista, non verrà più chiamato “Re dei negri” perché questa affermazione sarebbe “offensiva e razzista”.

Ephraïm nel film e nel testo è capitano di una nave che esplora i mari del Sud fino a diventare, nella versione originale, Re di un’isola esotica chiamata Couricoura. Senza spiegare come questo varierà la forma del personaggio, la figlia dell’autrice ha comunicato che esso non sarà più un Re.

A settembre la televisione pubblica svedese SVT aveva annunciato la stessa censura nella serie tv datata del 1969. Dopo ridoppiatura il “Re dei negri” era diventato “il Re”. Pippi Calzelunghe è una piccola bambina di 9 anni, le cui avventure hanno colorato i pomeriggi di molti piccoli svedesi, e non solo, dato che è stata tradotta in decine di lingue.

Questa censura avviene in occasione dell’uscita di una nuova edizione, preparata per festeggiare i 70 anni dal primo volume “Pippi Calzelunghe” (1945). Al quale sono seguiti altri due volumi 1946 e 1948. Nyman si è detta “certa” che sua madre “non avrebbe avuto alcuna obiezione” per cancellare questa definizione polemica dal testo.

 

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