Gli animali non hanno memoria, i cani scordano in 2 minuti, le scimmie in 20 secondi

26 Marzo 2015
Aurora Scudieri
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animali memoriaIl tuo cane distrugge la tua pantofola, lo rimproveri, ma dopo 2 minuti la riprende per distruggerla nuovamente. Pensi che ti stia facendo un dispetto, che tu non sia in grado di educarlo o che sia un cane difficile? In realtà lui si è semplicemente dimenticato, in così poco tempo, di quello che gli hai detto.
Uno studio svolto dai ricercatori dell‘Università di Stoccolma, ripreso dal National Geographic dimostra infatti che i migliori amici dell’uomo hanno una memoria della durata di due soli minuti.

Eppure, secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista Behavioural Processes, nonostante la brevissima durata,il cane non sarebbe l’animale messo peggio a livello di durata. In media gli animali ci mettono 27 secondi a dimenticare un avvenimento che si è appena prodotto.

Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno svolto lo studio, diretto dal dottor Johan Lind, nel quale sono state messe a confronto 25 specie diverse di animali in cattività. Tra queste: il delfino, l’ape e il piccione hanno subito dei test sulla memoria.

Ad ogni animale è stato mostrato un simbolo (stimolo visivo) come un cerchio rosso. Dopo un certo punto questo simbolo è stato eliminato, e poi rimpiazzato da un altro, un quadrato blu.
Per ottenere la ricompensa (un premio in cibo) l’animale doveva indicare quale fosse il primo animale che aveva visto, il che permetteva di testare il ricordo.

Secondo il National Geographic, quesi non ricordavano eventi precisi, ma tenevano a mente informazioni per garantirsi la sopravvivenza. “I risultati ci dicono che gli animali non ricordano sul lungo termine di eventi arbitrari. Pensiamo che questa sia una capacità che hanno solo gli umani”, precisa Johan Lind. Le scimmie, ad esempio, avrebbero una memoria di soli 20 secondi.

Gli uomini, invece, sottoposti allo stesso test, riescono a rispondere correttamente anche dopo 48 ore. Gli studiosi sarebbero rimasti sorpresi soprattutto dalla risposta delle scimmie specie tra le più simili all’uomo.Il che conclude “che la nostra capacità di ricordare si è evoluta dopo che l’uomo si è diversificato dallo scimpanze, sei milioni di anni fa”.

Secondo gli studiosi la distinzione tra uomo e animale permette di capire quali sono le capacità umane condivise dagli animali e quali no.
I risultati dello studio devono comunque essere interpretati con cautela, secondo gli autori, dato che le specie testate vivevano da molti anni in cattività, alcuni dei quali chiusi in laboratori.

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