Al Bano Carrisi: “Non estirpiamo gli ulivi pugliesi, si potrebbero curare”

30 Marzo 2015
Maria Melania Barone
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Contro la proposta di estirpare tutti gli ulivi pugliesi, patrimonio inestimabile del Salento, entra in campo Adriano Carrisi che chiede alla scienza di occuparsi del problema e propone una soluzione farmacologica che potrebbe costituire la salvezza di alberi secolari e produttivi.

albanoLECCE – Stavolta non si tratta solo di ecologia, non si tratta solo di salvare un patrimonio inestimabile, ma anche di salvare l’economia di una regione che si è lungamente basata sulla produzione di olio, un olio, quello prodotto nel salento messo a rischio dalla Xylella, il fastidioso parassita che ha quasi azzerato la produzione di olio extravergine di oliva: «Estirpare gli ulivi infettati dalla Xylella non serve, rischiamo di distruggere la nostra terra inutilmente».

Quanto la Puglia abbia basato la propria economia sulla produzione di olio extravergine lo si vede dai numeri: sono 60 milioni gli alberi che rischiano di essere estirpati per decizione della Regione che stavolta è chiamata a prendere misure concrete per fermare quella che ormai sembra un’epidemia nazionale o, forse, di proporzioni continentali: la Xylella ha ridotto la produzione di olio extravergine dell’80%, creando enormi problemi con i produttori che, nell’ultimo anno, hanno anche dovuto fare i conti con l’ingente quantità d’acqua derivante dalle numerose precipitazioni. L’olio di oliva infatti viene separato dall’acqua di olivo durante il processo di pressatura. Ma a causa delle precipitazioni l’olio era largamente inferiore all’acqua contenuta nelle olive. A ciò si è aggiunta anche la minaccia di un fastidioso e pericoloso batterio a cui il Ministero dell’Agricoltura e quello della Salute sembrano non riuscire a trovare altra soluzione che quella della distruzione degli alberi di ulivo. 

In un’intervista pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno, Al Bano afferma che “gli ulivi hanno sopportato tempeste di ogni tipo, adesso è il momento che la scienza entri in campo per fermare quello che è uno scempio che rischia di mettere a rischio un patrimonio inestimabile”. Non è possibile quindi che ad un batterio si risponda in modo così drastico.

E quale potrebbe essere la soluzione secondo Al Bano Carrisi? Un mix di fitofarmaci formato da calce, solfato di rame e altre sostanze che pare darebbero molto fastidio a questa Xylella che potrebbe non essere così invicibile come molti credono.

http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/appello-al-bano-salvare-ulivi-pugliesi/0926a208-ccd2-11e4-8949-6e586395cc7e

L'AUTORE
Giornalista pubblicista nasce a nel cuore di Napoli ma vive in molte città italiane, dopo aver compiuto studi umanistici si interessa al mondo editoriale con particolare attenzione alla politica, ambiente e geopolitica.
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