Siesta di 30 minuti basta per riprendersi da una notte in bianco

1 Aprile 2015
Aurora Scudieri
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dormireIl pisolino, la siesta, il sonnellino…chiamatelo come volete, ma per alcuni, e non solo per i bimbi e gli anziani, è una vera religione, un Nirvana, qualcosa di irrinunciabile.
Basta pochissimo, infatti, per riprendersi da una notte difficile, troppo breve o tormentato. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, infatti, sarebbero sufficienti 30 minuti.
Per arrivare a questa conclusione, un gruppo di studenti americani e francesi, hanno analizzato lo sviluppo ormonale e la durata del sonno di 11 uomini tra i 25 e i 32 anni.

Durante i test il sonno dei partecipanti era limitato a 2 ore per notte. L’indomani mattina alcuni di loro hanno potuto fare una siesta di 2 ore, altri di soli 30 minuti.
Le loro urine e salive sono state dunque esaminate per valutare il livello ormonale in diversi momenti dello studio.
Dopo la corta notte di sonno, i volontari hanno visto il loro livello di adrenalina raddoppiare. Questo ormone regola la gestione dello stress nell’organismo ma anche l’eccitazione, l’attenzione, l’essere vigili e le emozioni, l’apprendimento e ancora rinforza la memoria. Laa presenza di questo ormone in grandi quantità favorisce l’aumento della frequenza cardiaca, la tensione e la glicemia.

L’assenza di sonno ha inoltre variato il livello di una proteina dalle capacità antivirali contenuta nella saliva. I ricercatori hanno così scoperto che queste due, ormone e proteina, tornavano a livelli normali dopo una semplice siesta.

“Il nostro lavoro indica che un riposino di soli 30 minuti può variare il livello ormonale di una cattiva notte“spiega Brice Faraut, ricercatore dell’università Paris Descartes-Sorbonne, e autore dello studio. “Si tratta del primo studio che dimostra che una siesta può migliorare la salute del sistema ormonale e immunitario. I nostri risultati potrebbero aiutare le persone che soffrono in maniera cronica di mancanza di sonno, come quelle che lavorano la notte”.

 

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