Uno studente su tre evita i bagni scolastici perché troppo sporchi

10 Aprile 2015
Aurora Scudieri
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bagni scuolaTi è mai successo di trattenerti fino a scoppiare, a scuola, perché i bagni erano troppo sporchi? Magari te lo aveva suggerito anche la mamma per evitare di prendere delle infezioni? A quanto pare sarebbe maggiore il danno provocato dal “trattenersi” che non quello da infezione.

Sporchi e spesso luoghi dove i grandi vanno a fumare, andare al bagno a scuola diventa a volte motivo di stress per i piccoli studenti. A mettere in luce questo problema è Michel Averous, capo del servizio di urologia pediatrica del CHU di Montpellier il quale ha deciso di organizzare, addirittura, una conferenza stampa sul tema. Secondo lo specialista, infatti, la “pipì” sarebbe un problema molto serio di “salute pubblica”.

Uno studente su tre si rifiuta di andare al bagno della scuola e decide di trattenere i bisogni per tutto il giorno, secondo l’Organizzazione della sicurezza e dell’accessibilità dei luoghi di insegnamento. La motivazione è semplice: li trova sporchi o sa che non c’è carta igienica.
In media un bambino deve urinare da 5 a 6 volte al giorno. Trattenersi provoca la formazione di infezioni urinarie e danni all’apparato urinario, oltre che costipazione cronica, spiega il dottor Averous. Questo malessere può essere riconosciuto dai genitori, dato che provoca sintomi quali la pipì a letto, urine maleodoranti, irritazioni genitali e ancora mal di pancia.

Le bambine, difronte a tavolette del bagno sporche, sono 9 volte più vittime di questo fattore che i propri compagni di classe. Il dilemma è: “sedersi oppure no”, dato che il contatto con tavolette sporche è una delle principali cause della trasmissione della gastrointerite. Ma i metodi utilizzati per evitare questa scarsa igiene sono alle volte acrobatici, e possono provocare altri tipi di infezioni.
Cercando di fare pipì in piedi, infatti, le bimbe spesso non svuotano completamente, non si asciugano come dovrebbero e questo provoca infezioni urinarie serie. Queste patologie, naturalmente, possono essere curate ma conducono a cattive abitudini che vengono tenute nel tempo, come quella di trattenersi. Abitudini che provocano danni seri in età adulta, come lunghe cistiti, incontinenza o perdine urinarie. Queste ultime riguardano 10 milioni di donne solo in Francia.

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