Spezie: quali per quali benefici

27 Aprile 2015
Aurora Scudieri
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Vi piace aggiungere un poco di origano nel sugo, dei chiodi di garofano alla salsa e del gingembro un poco ovunque…ma sapete davvero cosa vi danno e quali benefici per la salute vi concedono queste spezie?
Simbolo della cucina orientale le spezie sono sempre più di “moda” anche qui da noi.
Ma, oltre a regalare un gusto nuovo ai nostri piatti, hanno molte virtù sulla nostra salute. Ed è il momento di scoprirle tutte.

Dieteticamente parlando, le spezie sono molto interessanti. Accentuano i gusti dei piatti, evitano di salare o zuccherare troppo e questo riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Le loro virtù antiossidanti prevengono anche l’invecchiamento dell’organismo. Ma per approfittare di questi pregi bisogna saper scegliere e variare e soprattutto conservarli al fresco e lontano da fonte di luce.

La curcuma, spezia del quotidiano
Originaria dell’India la curcuma è uno degli antiossidanti più potenti che c’è. Possiede anche virtù anti infiammatorie e favorisce la digestione. Stimola, inoltre, la produzione di bile e attiva il fegato.
Come consumarla? E’ meglio consumarla in forma di radice che non in polvere dato che quest’ultima si ossida presto. Aggiungere la curcuma in piatti caldi ed evitare di farla “friggere” in olio dato che perderebbe le sue proprietà. Per un beneficio massimo mescolare curcuma, rosmarino, aglio e pepe nero.

La cannella contro il mal di pancia
La cannella di Ceylan (Sri Lanka) ha un sapore zuccherato che la rende molto amata dai bambini. Aiuta la digestione e in India viene usata per la sua azione depurativa dato che aiuta ad eliminare le tossine e combatte i parassiti intestinali. Ha inoltre una azione sedativa che favorisce il sonno.
Come consumarla? Perfetta sui dessert, ma anche sulla carne, come ad esempio sulle costolette d’agnello. Per migliorare l’effetto digestivo associarla al gingembro.

Il cardamomo, tonificante
Gli indiani lo chiamano «il re delle spezie». Il cardamomo blocca l’appetito, favorisce la digestione e stimola la secrezione della saliva e tonifica. Inoltre permette all’organismo di reagire alla stanchezza.
Come consumarlo? Perfetto sui dessert, nelle bibite calde (latte, caffè e cioccolata) e anche in piatti salati a base di riso, curry, verdure e sull’anatra. Meglio in polvere e in piccole quantità, visto il suo sapore molto forte.

Il gingembro, contro le nausee
Originario dell’India questa spezie rinforza le difese immunitarie. Stimola la circolazione sanguigna e, secondo alcuni, avrebbe anche effetti afrodisiaci. Permette anche di assimilare meglio gli alimenti.
Come consumarlo? A pezzi nella macedonia, grattugiata nel sugo, nelle verdure o in piatti a base di pesce.

Chiodi di garofano, un analgesico che blocca il dolore
Se l’odore non è dei migliori il suo composto aromatico, però, è perfetto per alleviare il senso di dolore, tanto da essere utilizzato in alcuni farmaci. I chiodi di garofano sono proprio un analgesico, calmano il dolore e danno sollievo dalle irritazioni. Perfetto per alleviare, ad esempio, un mal di denti o una gengivite.
Come consumarlo? Mettere tre fiori di garofano in una pentola con l’acqua e portandoli ad ebollizione, lasciarli bollire per circa cinque minuti. Diventano così perfetti per profumare bibite. Utilizzare in modo moderato dato che, in eccesso, possono bruciare la lingua.

Noce moscata, contro nausea e dolori muscolari
Originaria delle isole di Banda (Indonesia), la noce moscata calma la nausea e può essere utilizzata contro dolori muscolari.
Come consumarla? In piccole quantità è perfetta nelle salse, nel pesce, nei dolci a base di frutta e nella cioccolata. Meglio evitare di darla a bambini troppo piccoli.

Cumino, per assimilare i grassi
Originario dell’Egitto l’olio essenziale che contiene favorisce la digestione e attiva la secrezione dell’intestino migliorando l’assimilazione delle materie grasse. Il cumino è anche ricco di antiossidanti e purifica il sangue.
Come consumarlo? Profuma perfettamente ragu e il curry. Ottimo anche mescolati con legumi e cavoli per migliorarne la digestione.

Semi di senape, contro l’invecchiamento
Egiziani, greci e romani lo utilizzavano su carne e pesce. Antiossidanti sarebbero fatali per i radicali liberi, quelle sostanze che favoriscono l’invecchiamento delle cellule. Stimolano la produzione di succhi gastrici e di saliva e favoriscono la digestione.
Come consumarli? Schiacciando i semi in un mortaio possono essere aggiunti ad insalate o cotti insieme ai cavoli, broccoli, cavoletti di Bruxelles.

La galanga, rinforza le difese immunitarie
Nel XIIesimo secolo la religiosa tedesca Hildegarde de Bingen vantava già i meriti di questa spezia venuta dall’Indonesia. Grazie alla sua azione antiossidante la galanga, agisce sulla pelle, sull’organismo e aiuta a combattere l’invecchiamento. Inoltre stimola il sistema immunitario e fornisce energie all’organismo. il suo gusto è simile
a quello del gingembro, leggermente più “limonato”.
Come consumarla? Fresca, sotto forma di radice, la si grattugia per aggiungerla a verdure o a marmellate.

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