Bicicletta vietata, le bimbe afghane fanno skate a Kabul (FOTO)

30 Aprile 2015
Aurora Scudieri
Per leggere questo articolo ti servono: 1minuto

«Skate Girls of Kabul» è un servizio fotografico in mostra a Londra, presso la Saatchi Gallery nel quale la fotografa, Jessica Fulford-Dobson ha deciso di immortalare il lavoro di una associazione che ha come missione quella di insegnare alle bimbe afghane a fare skateboard.

Skate in mano e casco in testa, queste piccole afghane urlano la loro indipendenza, grazie alla associazione Skateistant, creata nel luglio del 2009 da Olivier Percovisch. Nel paese in cui le «bambine non hanno il diritto di andare in bicicletta», questo australiano, arrivato a Kabul a febbraio 2007 con 3 skate nelle proprie valige, ha avuto l’idea di realizzare questo importante progetto dopo aver visto l’entusiasmo negli occhi dei bambini e delle bambine che assistevano ai suoi spettacoli sullo skate. « Nessuno può impedire alle bimbe di farlo, è troppo nuovo », spiega sul proprio sito Internet.

Oggi a questa singolare scuola di skate sono iscritti bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni, dei quali, quasi la metà, sono femmine. Secondo il fondatore, infatti, lo skate non è solo una attività fisica, ma anche una opportunità per « sviluppare l’autonomia delle bambine» in un paese che limita la loro libertà. Insieme alla sua squadra, Olivier Percovich si dedica, a tempo pieno, a questi bambini di Kabul e il suo obiettivo è quello di «realizzare una nuova comunità di condivisione culturale» in uno skatepark di 1750 m2.

Nel 2012 la fotografa inglese Jessica Fulford-Dobson, leggendo un articolo su The Huffington Post scopre l’esistenza di questa associazione e qualche settimana dopo decide di partire per vedere « queste bambine fare cose eccezionali in un paese distrutto dalla guerra». Come un simbolo di libertà le piccole tengono il loro skate in mano e il loro sguardo è fiero. Tra tutte, una piccola di 7 anni ha particolarmente colpito la fotografa « Ha un talento innato », racconta Jessica Fulford-Dobson.

Da allora le sue foto hanno fatto il giro del mondo. Nel 2014, davanti ad altri 4193 candidati, l’inglese ha vinto il premio Taylor Wessing. I suoi scatti, oltre a portare fortuna a lei hanno fatto conoscere l’associazione in tutto il mondo ottenendo che Skateistan venisse realizzata anche in Cambodgia e in Africa del Sud. Oggi oltre 1200 bambini fanno skate grazie a questa associazione.

 

SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI